L’Operazione “Muraglione” inferto un duro colpo allo spaccio tra i giovani del Basso Molise. Il ruolo di spicco nell’organizzazione malavitosa, è di un termolese che ricorreva anche alle “maniere forti” con i giovani assuntori di droga per farsi pagare.

Carabinieri

TERMOLI _ Alle prime luci dell’alba di oggi, in San Martino in Pensilis, Termoli, Foggia, Ururi e Serracapriola, i Carabinieri della Compagnia di Larino davano esecuzione ad un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Larino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, traendo in arresto sei persone e sottoponendone altre sette alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, poiché indagate del reato di detenzione a fine di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti, una delle quali anche per estorsione. Il provvedimento è scaturito da una indagine avviata alla fine del 2006 dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Larino a seguito di attività info-investigativa circa il crescente consumo di droghe (leggere e pesanti), particolarmente vivace nel contesto del comune di San Martino in Pensilis. Le investigazioni, sotto la direzione dalla Procura della Repubblica di Larino, nella persona del Sostituto Procuratore dr. Luca A.D. Venturi, ben presto si estendevano nei comuni di Ururi, Termoli e Campomarino, nonché in alcuni comuni della provincia di Foggia ed in particolare nel capoluogo stesso, in San Severo, Serracapriola, Carpino e Chieuti, dove veniva individuata, mediante l’incalzante attività di osservazione, pedinamento e controllo, una fitta rete di circa 70 giovani assuntori di stupefacenti i quali andavano a rifornirsi della droga presso spacciatori residenti nei sopra citati comuni.

L’indagine veniva denominata con il termine “MURAGLIONE” poiché la maggioranza degli incontri tra spacciatori e consumatori si verificava, in tutte le ore del giorno e della notte, proprio nei pressi di un muraglione, sito in zona centrale e strategica del comune di San Martino in Pensilis, interdetto alla circolazione veicolare e ritenuto dagli indagati idoneo a controllare ed eludere eventuali “blitz” dei Carabinieri. Nel corso delle prolungate ed articolate indagini, esperite anche con l’ausilio di moderne strumentazioni tecniche, già sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, sette giovani procedendosi al sequestro di circa complessivi 200 grammi di “cocaina”, e circa complessivi 500 grammi di “hashish”, oltre a numerosi “spinelli”.

Si è potuto constatare che l’approvvigionamento della droga degli spacciatori del basso Molise avveniva tramite una rete di fornitori di più grosso calibro stanziati nei comuni della provincia di Foggia, alcuni dei quali gravati da precedenti specifici che non avevano però avuto alcuna funzione deterrente. Un ruolo di rilievo ha avuto un giovane residente a Termoli il quale, oltre a perpetrare lo spaccio di stupefacenti ai giovani di San Martino in Pensilis, aveva reiteratamente ed a lungo un atteggiamento minaccioso, violento ed estorsivo pretendendo dagli stessi delle somme di denaro per corrispettivo di pregresse attività di spaccio. Gli arrestati sono stati tradotti ed associati nelle Case Circondariali di Larino e Foggia.

All’operazione hanno partecipato circa 80 militari dell’Arma. Le indagini non sono terminate e proseguiranno per ancor meglio delineare alcune posizioni, anche di ulteriori indagati allo stato non raggiunti da misure cautelari.
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