Consiglio Regionale del Molise
CAMPOBASSO _ La Maggioranza boccia la pregiudiziale tesa a far rinviare l’esame del bilancio e della finanziaria in attesa di un parere formale della struttura sulla procedura seguita e previa presentazione di un prospetto riepilogativo sulle società partecipate. Il relatore in Aula Molinaro e l’Assessore al Bilancio Vitagliano decantano la manovra incuranti delle proteste delle associazioni imprenditoriali, dei sindacati e delle amministrazioni locali. Subito dopo interviene il Presidente della Giunta che chiede una sospensione dei lavori per far predisporre e presentare un Maxi-Emendamento alla Finanziaria. Dopo 5 ore il Consiglio è ancora fermo in attesa della proposta di modifica alla manovra. E’ inutile commentare un metodo di lavoro che impedisce qualsiasi confronto tra le parti e costringe ad horas a votare su argomenti delicatissimi che toccano gli interessi dell’intera comunità regionale. Pur in un simile contesto la minoranza prova a migliorare l’articolato presentando diversi emendamenti.

Il consigliere Petraroia ne ha depositato tre aggiuntivi riferiti all’aiuto un favore dei comuni in dissesto finanziario come Trivento (CB), uno di esame e indirizzo su tutte le politiche sanitarie regionali da adottarsi entro 60 giorni, uno contro l’insediamento di un Centrale Nucleare, altri tesi a restituire potestà ai comuni sulle comunità montane, al Consiglio Regionale sul piano dei servizi minimi del trasporto locale in cui si paventa un taglio di 6 milioni di Km, altri di aumento dei trasferimenti all’ESU per potenziare i servizi agli studenti e la dotazione sulle borse di studio, e un ulteriore aumento dei trasferimenti all’ARSIAM per permettere il pagamento delle spettanze al personale e fronteggiare l’emergenza dei 200 operai forestali.

Da ultimo due emendamenti su un atto consiliare di verifica e indirizzo sulla pianta organica della Regione e su una dilazione degli aumenti dei canoni per i fitti delle case popolari esonerando dagli stessi le fasce con reddito inferiore ai 10 mila euro annui certificati con apposita dichiarazione ISEE. La minoranza non solo ha giustamente messo in evidenza l’assenza di un respiro progettuale nella manovra di bilancio con un metodo dubbio che ha umiliato le rappresentanze sociali e le stesse istituzioni, ma ha inteso avanzare controproposte sia sulle politiche industriali che sul riordino istituzionale, la scuola, il sociale e le aree interne.

                                                                                                                                      Michele Petraroia

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