CAMPOMARINO _ A seguito del Sentenza del TAR Molise sulla vicenda dello zuccherificio di Termoli si alza un sipario che scopre scenari inquietanti. Recentemente l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Molise, ha promesso e stanziato i fondi necessari al pagamento delle campagne bieticole 2009 e 2010, ma la domanda che ci poniamo è se tale “doverosa” iniziativa dell’Assessore Cavaliere sia stata messa in atto sapendo che nulla di tutto questo sarebbe accaduto. Infatti, le promesse sono rimaste tali e gli agricoltori passeranno un Natale ancora all’insegna della speranza di ricevere il loro giusto compenso per il lavoro svolto.

Le Istituzioni e la Direzione dello zuccherificio avevano garantito agli agricoltori che entro il 22 dicembre avrebbero ricevuto gli importi che attendono da due anni, ma nulla è successo e nulla succederà! Chi, al giorno d’oggi, con la grande e profonda crisi che attanaglia il nostro paese, e l’agricoltura in particolare, è in grado di resistere tutto questo tempo? Non certo gli agricoltori.

E in coloro i quali hanno, o dovrebbero avere, la responsabilità di tutelare i coltivatori, nonché la struttura stessa, come è possibile che prevalga un atteggiamento di questo tipo mirato solo al rinvio di tutto? L’altra domanda che ci poniamo è se il rinvio, a dopo il 15 gennaio del prossimo anno sempre che si rispetti questa nuova data, non nasconda una manovra specifica messa in atto dalla Regione e dalle banche. Infatti non è accettabile la spiegazione messa in campo da chi afferma che il rinvio è dovuto alla “ricapitalizzazione” della società. Cosa c’entra un passaggio amministrativo con la reale esigenza di saldare il lavoro di tanta gente che attende di essere pagata?

E gli interessi che maturano su questi importi a nove cifre chi li percepisce? Ascoltando gli operatori del settore, le lamentele sono molteplici e su più fronti. Infatti, altra anomalia è rappresentata dal mancato versamento degli aiuti di Stato alle campagne saccarifere 2009 e 2010, che non sono stati appunto mai erogati ma che già si trovano nelle casse dello zuccherificio trattandosi di quei “famosi” 9 milioni di euro di cui si è lungamente parlato nei mesi scorsi. Per la campagna 2010, inoltre, manca ancora il versamento del cosiddetto saldo industriale (di circa 0,30 centesimo/quintale) così come è ancora in sospeso anche il pagamento del prodotto derivato dalla lavorazione della barbabietola (in gergo chiamata polpa) e che resta in uso allo zuccherificio. Anche gli importi relativi all’IVA, che gli agricoltori hanno già a suo tempo anticipato totalmente, essendo consuetudine che le fatture vengano inviate alla fine dell’estate e che la tassa deve essere versata comunque alla Stato anche a fronte di un non pagamento, come in questo caso.

L’unica speranza, ma ci auguriamo sia una certezza, è che l’AGEA (Agenzia per le erogazioni in Agricoltura) mantenga fede alla promessa di erogare l’importo relativo all’aiuto comunitario, definito aiuto accoppiato, che consentirà agli agricoltori di avere un po’ di respiro rispetto alle inevitabili scadenze che giungono alla fine di ogni mese ed in particolare a fine anno. Il Partito Democratico esprime la massima solidarietà agli agricoltori e stigmatizza il comportamento di Regione, Assessorato e titolarità dello zuccherificio per il trattamento che sistematicamente gli agricoltori sono costretti a subire, nonostante sia un loro diritto raccogliere, è proprio il casi di dire, i frutti del proprio lavoro.

Il Segretario del Circolo Pd Cittadino
Vincenzo Cordisco

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