Un impegno tenace e permanente che, alla fine, ha trovato terreno fertile in alcuni ex esponenti comunali del centrosinistra, indifferenti al bene collettivo e al democratico diritto/dovere di governare da parte delle forze elette dai cittadini termolesi. La moralità dei singoli attori di questa brutta storia di pseudo-politica, oramai tipica delle nostre parti, più in generale compromette la discutibile etica dell’intera classe politica di destra che proprio in questo episodio, proprio mentre esulta sguaiata, dimostra come non abbia le carte in regola per essere classe dirigente a Termoli, perché ancora incapace di anteporre agli interessi di pochi quelli altissimi dell’intera comunità.
E di questo, sono certo, i cittadini termolesi sono ben consci. Da oggi il PD dovrà essere impegnato in una profonda analisi dell’accaduto, partendo dagli inadeguati strumenti di selezione dei candidati ad incarichi pubblici. Il Partito Democratico intero non merita in alcun caso di subire gli effetti delle scelte inaccettabili dei singoli. Ed in ultimo una proposta a tutti i partiti e movimenti civici molisani: un patto etico perché non si consentano più ingressi “in corsa”, cambi di casacca, transumanze, salti della quaglia, da una coalizione all’altra. Chiudere le porte in faccia ai voltagabbana per ricominciare a ridare serietà alla politica.
Il Capogruppo Pardo Antonio D’Alete
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