I canali intasati di Rio-vivo
TERMOLI _ Il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino ribatte a Manes del Consorzio di Bonifica della città chiamato in causa dal Comune per la pulizia dei canali di Rio-Vivo Marinelle, trascurati da decenni dall’ente consortile nonostante le annose proteste degli abitanti del quartiere. Manes non sembra aver gradito troppo la diffida del Comune che, contrariamente al passato, è stata fatta all’attenzione degli operatori consortili chiamati, questa volta, a svolgere i propri doveri evitando inutili danni alla popolazione del quartiere durante le piogge invernali.  

Di Brino, dunque, ha intenzione di procedere per vie legali qualora il Consorzio non dovesse ottemperare a tale situazione.

“In base al combinato disposto degli articoli 50 e 54 del D. Lgs, 267/2000 il Sindaco provvede anche all’emanazione degli atti che gli sono attribuiti dalla legge e dai regolamenti in materia di ordine e sicurezza pubblica, allo svolgimento delle funzioni affidategli dalla legge in materia di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico _ si legge sulla lettera di risposta del primo cittadino _;  di contro il Consorzio di bonifica cura il sistema di canali regimentati con opere artificiali destinate a raccogliere acque ricadenti nel bacino di sua competenza, in funzione di bonifica del comprensorio, ed è l’unico soggetto tenuto alla manutenzione delle sponde di detti corsi d’acqua, con conseguente sua responsabilità esclusiva nel caso di danni da esondazione;

sulla scorta di tali competenze, ben delineate dalla Legge, ho l’obbligo, ogni anno all’avvicinarsi della stagione autunnale-invernale, di invitare ed anche diffidare codesto Consorzio a svolgere quei lavori che, ictu oculi, appaiono necessari ed urgenti per garantire la pubblica sicurezza ed incolumità dei Cittadini e dei loro beni siti in zona bonifica.

In tutta sincerità sarei molto più contento se potessi evitare tale doverosa prassi;

per quanto riguarda le recinzioni che lei dice di ostacolo, in alcuni casi, all’effettuazione dei lavori, le ricordo che in base al Testo Unico dell’Edilizia del 2001 tali opere non sono più soggette ad autorizzazione o licenza per la realizzazione, ma a semplice denuncia di inizio attività. Resta inteso che ove i tecnici del Consorzio dovessero segnalare puntuali, e non generici, abusi, sarà cura di questo Ente intervenire per quanto di competenza. In ogni caso, per gli accessi, codesto Consorzio potrà rivolgersi anche direttamente ai proprietari frontisti;
in relazione alla presenza di numerose abitazioni “autorizzate” dal Comune “in completa autonomia” le ricordo che la zona è stata interessata decenni orsono da una più o meno intensa attività di edilizia “spontanea” che ha trovato la sua sanatoria con Leggi dello Stato del 1985 e del 1994;
per quanto riguarda le segnalazioni pregresse dal 2005 in poi, non posso dirle per quale ragione le Amministrazioni precedenti non hanno dato riscontro, ma sarà mia cura, laddove fondate e puntuali, sollecitare gli opportuni accertamenti da parte dei competenti uffici ed eventualmente continuare gli incontri già iniziati, finalizzati sia alla sicurezza che alla tutela da ogni situazione pregiudizievole per i Cittadini.

Il Sindaco dott. Basso Antonio Di Brino

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