TERMOLI _ L’Assemblea dei Popolari Liberali, riunitasi nei giorni scorsi per valutare la posizione da assumere in occasione dei quesiti referendari del 12 e 13 giugno 2011, dopo approfondita discussione, ha deliberato quanto segue: «L’Art. 48 della Costituzione Italiana considera il voto non solo come un dovere civico, ma soprattutto come un diritto.

Il referendum abrogativo è un importante strumento di democrazia diretta, attraverso il quale i cittadini possono far conoscere a chi li rappresenta la propria opinione in merito a leggi esistenti. Indipendentemente dal contenuto dei referendum, la prima indicazione emersa in assemblea è pertanto quella di esercitare il diritto di voto recandosi alle urne in occasione del referendum del 12 e 13 giugno.

Considerando poi che i quesiti oggetto del referendum sono molto sensibili, vicini a tutti noi e possono condizionare il futuro dei nostri figli e delle prossime generazioni, questa consultazione assume un’importanza ancora maggiore. L’assemblea è poi entrata nel merito dei contenuti dei quesiti referendari:

1) In merito al referendum sulla PRIVATIZZAZIONE dell’acqua l’assemblea ha evidenziato che in Italia la distribuzione delle risorse idriche agevola alcune regioni a discapito di altre. Un esempio è il Molise dove vi è un’altissima percentuale di dispersione e dove frequentemente si registrano emergenze, soprattutto nella Provincia di Campobasso o la vicina Puglia dove i costi di gestione per il reperimento di risorse idriche da altri territori sono molto alti. Pur comprendendo che lo Stato non dispone delle risorse necessarie per ammodernare la rete e preferisce lasciare questo onere ai privati, si fa notare che vi è un fondato rischio che chi detiene la gestione della rete di distribuzione (tubature e trasporto) di fatto ne deterrà anche la proprietà applicando le tariffe che riterrà opportune a discapito dei cittadini soprattutto delle regioni più sfortunate come la nostra. I Popolari Liberali pertanto decidono di dare indicazioni per il SI.

2) In merito al referendum sul NUCLEARE pur considerando la presenza di centrali nelle nazioni vicine all’Italia, pur considerando la dipendenza del nostro paese dall’approvigionamente di fonti energetiche dall’estero ed il conseguente maggior costo in bolletta per cittadini ed imprese, pur considerando la maggior sicurezza delle centrali nucleari di nuova generazione, ritiene che proprio il tema della sicurezza, come dimostra il recente esempio del Giappone, sia ancora irrisolto e che la certezza assoluta che le centrali nucleari siano sicure, anche dall’eventualità di agenti esterni (terremoti, maremoti, alluvioni ecc), non è ancora possibile darla. E’ per questo motivo che l’assemlea ha deciso di dare indicazioni per il SI

3) In merito al referendum sul LEGITTIMO IMPEDIMENTO i Popolari Liberali decidono di lasciare libertà di voto. Al Termine della seduta l’On. Remo Di Giandomenico afferma: « In seguito all’assemblea dei Popolari Liberali che ha discusso democraticamente e liberamente dei quesiti referendari, invito i nostri iscritti e simpatizzanti a recarsi alle urne il 12 e 13 giugno per esercitare un diritto fondamentale della nostra Costituzione quale è il referendum abrogativo anche perchè i quesiti per i quali i cittadini sono chiamati ad esprimere un proprio parere sono determinanti per la nostra e per le future generazioni. Le indicazioni sul voto sono quelle emerse dalla nostra assemblea».

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3 Commenti

  1. Il convertito
    L’on. Di Giandomenico, come San Paolo si è convertito sulla via di Damasco. Solo per memoria si ricorda che l’On. Di Giandomenico ha:
    1) da sindaco,privatizzato il servizio idrico di Termoli con la Sigesa: tra non molto si vedranno altre richieste di compensi maturati negli anni e quindi altri contenziosi;
    2) poco interesse ha prestato a tutela dell’ambiente, non opponendosi all’insediamento della centrale turbogas,eppure all’epoca era sindaco e parlamentare e con il suo potere, all’epoca al massimo, e la sua caparbietà, quando vuole, che tutti conosciamo, ben altro poteva fare per evitare la centrale.
    Ora con piacere notiamo che, dopo aver assaporato diverse delusioni e sconfitte, è tornato tra gli esseri comuni e propone battaglie, bisogna crederci o si nasconde un altro fine?
    Comunque grazie e volentieri accettiamo l’invito a partecipare al voto sui referendum.

  2. Caro Cocca prima di scrivere dovresti documentarti…le autorizzazioni alla turbogas era già state date dalla Giunta Di Stasi !!! Meno male che la verità sta venendo fuori così la smettiamo di fare demagogia. Per la tutela dell’ambiente Di Giandomenico è stato l’unico sindaco ad avviare un serio programma di monitoraggio ambientale con gli enti più rappresentativi incluso il Ministero dell’Ambiente e l’Università… peccato che poi non ha potuto portare a termine tutte le iniziative intraprese! L’abbattimento del ponte Foce dell’Angelo è un altro fatto concreto !!L’iniziativa è stata voluta dall’allora sindaco Di Giandomenico!!!

  3. pippo
    ti sbagli,la giunta di stasi non ha dato autorizzazioni e se ti riferisci alle dichiarazioni dell’ex cons reg di sabato,non sono state riportate integralmente: la richiesta è stata discussa due volte in commissione regionale ma ambedue è stata respinta. poi di stasi è caduto e quindi non si può dare responsabilità al centrosinistra. se il tuo intento era quello è fallito miseramente o forse sei poco informato. l’unica cosa vera è che il basso molise è una fucina di veleni e i tumori aumentano. io ci metteri un tappo su quella turbogas che certo non porta agevolazioni, avete mai avuto uno sconto sulle bollette? vi è stato restituito qualcosa come ristoro ambientale? che fine hanno fatto tutti quei soldi?