Il reddito sociale, ha proseguito Lommano, deve consistere in un’erogazione monetaria e in una serie di interventi di integrazione sociale dove la Regione impronti la sua azione in modo da ridurre le condizioni di bisogno e di disagio derivante da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione Italiana. Destinatari dei benefici previsti dalla legge, ha proseguito, dovranno essere tutte le persone maggiorenni residenti in Molise che percepiscono un reddito individuale imponibile netto annuo non superiore ad euro 7.500,00.
Inoltre, la Regione dovrà garantire le agevolazioni riguardanti i servizi pubblici e i servizi culturali, oltre al diritto all’esenzione totale dal pagamento dei ticket sanitari, la gratuità dei libri di testo scolastici, la promozione e la stipula di convenzioni con gli enti gestori di teatri, cinema, musei, librerie, sale da concerto, in modo tale da garantire ai poveri la riduzione del 30% dei costi. Infine, ha concluso Lommano, la Regione deve garantire erogazioni di finanziamenti a tasso e condizioni agevolati, per la riduzione di interessi bancari su mutui contratti.