La chiarezza che è mancata in altre situazioni – come ad esempio a Venafro e alla provincia di Campobasso – deve invece guidare il comportamento di tutte le forze in campo, senza furbesche ed inutili fughe in avanti. Una volta per tutte si deve definire un metodo univoco che eviti confusioni e tentennamenti che, come nelle ultime esperienze, hanno il solo risultato di dividere le forze e perdere le elezioni. Non si può, secondo convenienza, individuare oggi nel programma, ieri nella designazione, ieri l’altro nelle primarie lo strumento per scegliere il candidato. Non è utile, non è serio, non è corretto. Costruire Democrazia è assolutamente favorevole al metodo delle primarie. Il nostro movimento ritiene questo strumento il più utile ed efficace per scegliere gli uomini destinati a concretizzare le idee amministrative e di buon governo della coalizione, magari adottando gli opportuni correttivi per evitare che la scelta venga inquinata da forze che non fanno parte della coalizione stessa.
A Termoli il centrosinistra non può e non deve fallire. Con pari dignità bisogna mettere in campo una forza unitaria ed un progetto condiviso, che eviti alla città il ritorno del malaffare. Perciò, nè le “lavate di faccia”, nè fughe in avanti servono. E’ necessaria, quindi, una seria autocritica per impostare una nuova alleanza che, partendo dal centrosinistra, sia aperta ai contributi della parte migliore della città che vuole impegnarsi in una politica di rinnovamento e di sviluppo. Questa città non merita di essere affossata un’altra volta dai desideri di una classe dirigente regionale incapace che ha fatto del mercimonio l’emblema del suo agire.
Da Termoli deve partire un movimento di popolo da estendersi all’intera regione per costruire l’alternativa allo “IORISMO” imperante. Nel momento in cui il Paese arranca per la crisi, Iorio spende milioni di euro per far entrare otto nuovi consiglieri, istituire commissioni inutili, distribuire consulenze, assumere parenti e amici negli enti controllati, tutto ciò per ribaltare le amministrazioni legittimamente elette. Costruire Democrazia scende in campo, quindi, per evitare che Termoli diventi l’ennesimo feudo del disastroso Regno del Molise”.
Sen. Giuseppe Astore
Da quale pulpito…
Astore torni a fare il professore a colletorto.
Ora Vitagliano pur di fare fuori il suo presidente fa accordi anche con Astore. State attenti i vari, montano, di brino, campopiano ecc. ecc. non cadete nella trappola della discordia… che vi “fregano” una’altra volta!!
Attenti al lupo!
Fare “del mercimonio l’emblema del suo agire politico” sembra essere proprio la definizione che più si addice ad un personaggio come Astore, capace di allearsi con chiunque salvo tradire appena il proprio tornaconto politico non è più certo; vedere le sue remote e recenti alleanze. Ciò detto, certamente bisogna stare attenti a lui da una parte e Vitagliano dall’altra… ma crediamo che a Termoli i due siano abbastanza conosciuti: se serve il “nuovo” come sindaco ci sono delle buone “speranze” tra i cittadini, se poi si desidera puntare su politici di professione, allora Termoli è capace di proporre “certezze” mai dimenticate… e sconfitte solo dalla magistratura.
Entrambi avranno, nei prossimi giorni, lezioni sempre più dure. Vitagliano ha ricevuto questa sera l’ennesimo schiaffo e farebbe bene a mettersi da parte altrimenti arrecherà solo male e danni a tutto il centrodestra e al futuro candidato sindaco.