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VENAFRO _ L’on.le Aldo Patriciello, nella qualità di componente della commissione Itre (Industria, ricerca ed energia) del Parlamento europeo, interviene sulla posizione del Consiglio regionale in tema di sviluppo dei pali eolici e politica energetica in Molise, nonché sulla recente decisione dell’assessore Franco Giorgio Marinelli di rimettere nelle mani del governatore la delega all’energia. L’eventualità di una proliferazione di torri eoliche nella nostra regione mi preoccupa. Ricordo – sottolinea l’eurodeputato – che nella proposta del Piano energetico regionale del 2006, il limite di energia derivante dal vento era prossimo al massimo consentito. Inoltre la strategia regionale di puntare sull’eolico appare incomprensibile alla luce dell’orientamento del governo nazionale che si sta apprestando ad individuare siti idonei per la localizzazione di centrali nucleari. Qual è, dunque, l’elemento scatenante di tale scelta che sembra avere la priorità assoluta su altre tematiche ben più importanti in questo periodo? – si chiede l’on. Aldo Patriciello che poi entra nel merito della scelta dell’assessore Franco Giorgio Marinelli di rimettere la delega all’energia.

Devo compiacermi per il comportamento dell’assessore Marinelli – dichiara Patriciello – che ha trovato il coraggio e le motivazione per restituire il mandato al presidente della Regione. Un atto coerente, perché portare avanti la ‘politica dei pali eolici’ contrasta con la sua stessa funzione di assessore al turismo. Come possiamo parlare di sviluppo turistico del Molise se poi l’impatto ambientale e visivo verrà stravolto con torri che raggiungono altezze fino a 80 metri. Ricordo, infine, ai nostri consiglieri regionali che non vi sono al momento leggi che richiedono una rivisitazione delle attuali dislocazione eoliche, semmai l’unica sentenza certa esistente è quella che ha vietato le installazioni di dette torri nell’area di Altilia-Sepino, proprio a tutela dei vincoli storici e paesaggistici.

Se poi, nel futuro, giungessero pareri diversi in materia, essi saranno esaminati ed eventualmente impugnati se ritenuti a danno dei molisani. Ma se oggi si approvasse, con un atto d’imperio irrazionale che desta anche qualche sospetto, una legge che avesse come unico fine quello di rovinare il nostro habitat naturale, tutti noi molisani, e le future generazioni, ne usciremmo sconfitti. Mi appello pertanto – conclude l’on. Patriciello – al buon senso dei nostri consiglieri regionali, sperando che la ragione prevalga”.

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