TAVENNA _ Davvero impressionante il numero dei furti nella campagne e nel centro abitato di Tavenna. Non ci sono casolari o vecchie fattrorie disabitate che in questi ultimi mesi non siano stati visitati dai ladri, i quali, con un’audacia che rasenta la temerarietà, non esitano ad asportare le grondaie in rame dai tetti delle case del centro abitato, come è avvenuto poche notti fa. Una banda bene organizzata, in grado di visitare anche due o tre fattorie per notte, asportando di preferenza gasolio per trattori e oggetti in rame.
Ma i contadini lamentano anche furti di macchinari e oggetti agricoli vari, oltre naturalmente ai danni causati alle porte scassinate senza troppi riguardi. Il territorio oggetto delle frequenti scorrerie brigantesche, abbandonato a se stesso per la scarsa presenza dei contadini nelle campagne, per lo più vecchi e anziani, non in grado di custodire i loro pochi beni, utili essenzialmente nei lavori agricoli che ancora e con grandi sacrifici svolgono nelle buone stagioni dell’anno, appaiono rassegnati di fronte ad una situazione a cui sanno di non poter opporre alcune argine, tanto che, nella maggior parte dei casi, non si premurano nemmeno di denunciare i danni subiti alla vicina stazione dei carabinieri di Palata.

Qualchevecchio contadino, esasperato per aver subito più di un furto in questi ultimi anni, ha tirato fuori dal ripostiglio il suo vecchio fucile da caccia, lo ha ripulito dalla ruggine, lo ha oleato e caricato a pallettoni, pronto a farsi giustizia da sé. I ladri, che ormai scorazzano di notte anche per il centro abitato, non manchereranno, prima o poi, sicuri come sono della loro impunità, ad entrare nelle case, e allora… qualcuno potrebbe lasciarci la pelle.

 

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