In funzione dall’aprile del 2008, il telescopio e’ uno dei migliori in europa ed e’ completamente robotizzato

CASTELMAURO _ Il Castelmauro Robotic Telescope (CRT) è il fiore all’occhiello del piccolo comune Molisano. Posizionato nella Cupola che sovrasta il Centro Astronomico Boccardi, a circa 1050 metri sul livello del mare, il Centro è aperto al pubblico dall’Aprile del 2008, mese dell’inaugurazione del plesso che comprende anche una sala conferenze e che ospiterà un centro di ricerca nel futuro prossimo. Costruito in compartecipazione tra la Provincia di Campobasso e la Atec Robotic, il CRT è un telescopio altazimutale di 60 cm di diametro. Inserito nel Network Magellano è stato disegnato per la ricerca scientifica professionale e molte delle iniziative dell’Anno dell’Astronomia 2009 si sono realizzati nel sito maurese. Può operare in assoluta autonomia e può essere utilizzato in remoto mediante la connessione ad internet. È inoltre possibile per gli astrofili, previa preventiva autorizzazione rilasciata dalla Atec Robotic, installare la propria strumentazione specifica al telescopio Costruito per raggiungere una velocità di puntamento di 90° al secondo, attualmente non va oltre i 2 gradi in quanto la Cupola, che si muove insieme al telescopio mediante un sistema di roteazione motorizzato, non riesce a sostenerne la velocità. È già pronto, per un prossimo futuro, un progetto che consentirà al CRT di muoveri con una velocità di 10° al secondo.

Le caratteristiche importanti di questo sito astronomico riguardano oltre al telescopio tutto il plesso del Centro Astronomico. Innanzi tutto si tratta di un sito atto all’osservazione per buona parte dell’anno in una parte dell’emisfero abbastanza ricca di corpi celesti visibili per lunghi periodi ed è abbastanza distante dalle luci dei centri abitati della valle del Trigno e del Biferno.

In campo internazionale il CRT è all’avanguardia ed innovativo in quanto consente di effettuare ricerca scientifica in modalità robottizata (fotometria CCD), avrà la possibilità di interagire con le scuole in base ai progetti presentati dal curatore Dottor Dario Mancini, astronomo ordinario dell’INAF, l’Istituto Nazionale di Astro Fisica. Il CRT è inoltre inserito nella rete dei telescopi che durante il giorno eseguono la mappatura dei debris ed è presidpsoto per l’acquisizione automatica di gamma ray brush.

Inoltre il complesso si presta alla ricerca allo sviluppo ed all’innovazione ad alto livello e di supporto per attività scientifiche, servirà da centro congressi su argomenti che varieranno in ogni campo dello scibile. Inoltre, sempre per volere dell dottor Dario Mancini, verranno istituiti dei corsi mirati in mangement, inglese, astronomia, matematica per permettere a tutti gli appassionati della materie di documentarsi e di poter fare pratica sul campo con un gioiello tecnologico di ultima generazione. Inoltre, tutte le informazioni inerenti le visite all’Osservatorio Astronomico si possono prendere sul sito http://www.castelmauro.org/

Articolo precedenteLa famiglia Cosimi guida campionato regionale di Tennistavolo
Articolo successivo“Il dragaggio del porto è una necessità”. I pescatori chiedono ripulitura fondali dello scalo marittimo