Castelmauro
CASTELMAURO _ Quattro giorni intensi e sentiti, come non mai: questo il bilancio, senza dubbio positivo, delle “Feste di Settembre” di Castelmauro. Con questo termine si suole indicare le solenni festività in onore della Madonna della Salute che si celebrano dal 7 al 10 settembre nel piccolo borgo molisano a pochi chilometri da Termoli. Esse coincidono con la festa della Natività della Madonna che si celebra in tutto il mondo l’8 settembre, con grandi festeggiamenti. Ma qui, nel paesino molisano, sembra davvero che l’adorazione per la Vergine e il significato di questa festa assuma i contorni più alti e sentiti che si siano mai visti. Infatti da tutto il Molise e anche da altre regioni d’Italia (più o meno lontane), giungono pellegrini desiderosi di vivere a 360° questi solenni festeggiamenti.

Quest’anno, addirittura, tre autobus sono stati organi zzati dalla sola cittadina di Termoli a cui si aggiunge da decenni la presenza costante dei fedeli provenienti dai vicini centri di Acquaviva, Civitacampomarano, San Felice e molti altri ancora; le comunità di fedeli in gemellaggio provenienti da Furci e Taranta Peligna, senza dimenticare le delegazioni di Herstal e della lontana Australia.

Dalle voci sentite in giro anche i neofiti, entusiasti di questa esperienza indimenticabile – a detta dei presenti – hanno intenzione di ritornare magari organizzando loro stessi dei pellegrinaggi in modo da condividere con altre persone la contemplazione della Vergine della Salute.

La comunità di Castelmauro si mobilita già dal 29 Agosto quando presso il Santuario dove si trova la Statua della Vergine
iniziano le novene di preparazione alla festa: nove giorni in cui, di volta in volta, il parroco di Castelmauro Don Antonino D’Aulerio, ospita un parroco di una vicina comunità, chiamato a celebrare la messa e a spiegare il Vangelo ai numerosi fedeli ivi presenti.

Pietra miliare di questa festa è la solenne processione “au flambeaux” del 7 settembre che parte alle ore 20:00 dal Santuario
alla Vergine intitolato e che termina alla Chiesa Madre di San Leonardo Confessore: un lungo serpentone illuminano da migliaia di candele che si snoda lungo un tragitto in cui si elevano al cielo le preghiere i canti ed i suoni di un popolo in cammino con Maria.

Anche quest’anno numerosissimi fedeli (la protezione civile ha stimato circa 8/9 mila persone presenti) hanno partecipato, con profondo raccoglimento, alla prima delle quattro processioni in programma. Molti dei presenti sono giunti anche per prendere visione dei meravigliosi fuochi pirotecnici in onore della Madonna che hanno illuminato a giorno il cielo del piccolo paese molisano: la Statua della Madonna si è addirittura fermata, orientata ad essi, ed ha ripreso il cammino dopo una pausa di circa mezzora, sempre scortata dai carabinieri in alta uniforme e da migliaia e migliaia di fedeli.

Ad aprire la giornata successiva la tradizionale asta tra le due squadre “Anziani” e “Giovani”: due gruppi in cui l’età è relativa che, saliti sul palco e gestiti in maniera magistrale dall’arbitro Angelo Tancredi, si sono contesi, a suon di centinaia di euro, l’antico diritto di portare a spalla la statua della Vergine per le vie del paese. “Antico diritto” perché prima del fenomeno migratorio che ha colpito il paese i “perdenti” non potevano assolutamente avvicinarsi alla statua: rigidità venuta meno da quasi un ventennio. A prevalere nell’edizione 2010 con un’offerta finale di 5000 euro sono stati i Giovani, che hanno così acquisito il “diritto” di portare a spalla la Statua sino alla processione serale del sette settembre 2011. La processione si è svolta tra le stradine della parte alta del paese, con una grande partecipazione di fedeli nella tarda mattinata, mentre nel pomeriggio c’è stata l’asta con la vendita dei prodotti tipici il cui ricavato è andato per la copertura delle spese. Ad allietare la serata invece l’esibizione di una poliedrica Annalisa Minetti, bravissima a coniugare sapientemente la sua abilità canora con la sua condizione di disabile, da lei reputata un punto di forza e non un deficit.

Il giorno nove invece, la processione si è svolta nella parte nuova del paese, mentre nel pomeriggio, oltre alla seconda “tornata
” di cesti con i prodotti messi all’asta, i giovani del paese hanno allietato i presenti rievocando le antiche competizioni del tiro alla fune e dell’albero della cuccagna. La folla, coinvolta dalla magistrale performance dello speaker Gianni Lafratta, ha partecipato con gusto alle varie fasi dei giochi in cui non sono mancate risate e gag divertenti come quando uno dei concorrenti ha rovesciato, dalla vetta del palo della cuccagna, un’enorme busta di farina sui poveri malcapitati. Mirabile chiosa della serata il concerto in cassa armonica del complesso bandistico della città di Martina Franca, guidato dall’autorevole esperienza del Cav. Prof. Paolo Addesso.

A fare da cornice a questi avvenimenti le giostre, stand enogastronomici, e la consueta “Pesca Missionaria” organizzata dai ragazzi del paese, coadiuvati da alcuni genitori.

Le “Feste di Settembre” si sono chiuse con la solenne processione che nella prima mattinata del giorno 10, riconduce la statua della Vergine nella sua dimora abituale, ossia presso il Santuario situato a pochi metri dal cimitero. L’appuntamento, dunque, per il sette settembre 2011: un’esperienza da vivere col cuore e da fare almeno una volta nella vita! 

Aurora Marolla&Gianluca Ricciardi

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