Veduta aerea dii Dubrovnik
TERMOLI _ Conosciuta un tempo come Ragusa, Dubrovnik è una città meravigliosa. Essa è anche conosciuta come la Città Museo, grazie ai suoi edifici ben conservati, che riescono a ricreare l’atmosfera del VII secolo. Dubrobnik offre innumerevoli cose da vedere e molte cose da fare: si può scegliere di fare una passeggiata sulle vie acciottolate e strategicamente difese dalle antiche mura, ammirare gli antichi edifici, oppure esplorare il Palazzo dei Rettori, un tempo sede del governo raguseo.

Vale la pena visitare anche il Monastero Dominicano, che ospita numerosi manoscritti dipinti dalla scuola rinascimentale di Ragusa. In alternativa, si può fare un giro nella città vecchia, con i suoi numerosi caffè, ristoranti e negozi. Dubrovnik è una città piena di storia, accarezzata dal fascino e dalla brezza dell’Adriatico un mare che appartiene alla storia, alla memoria e alla cultura di tante popolazioni che lo abitano.

Le bellezze indiscutibili della città croata sono state mostrate questa mattina in diversi filmati proiettati nella location della Galleria Civica Termolese durante l’incontro-dibattito “I LOVE DUBROVNIK” per il secondo appuntamento del Festival “DUE SPONDE UN MARE”. A relazionare sulle memorie storiche dell’antica città dalmata e sui percorsi turistici offerti ai visitatori, due ospiti di eccezione: Marijo DABELIC, Responsabile dei rapporti internazionali della città croata e Adriana-KREMENJAS-DANICIC della Casa d’Europa di Dubrovnik. Un viaggio esplorativo sulle sponde dell’Adriatico in cui è possibile riconoscere segni e circostanze inconfondibili presenti in città come Venezia, Trieste, Bari e in tante altre città della Croazia.
 
Nell’incontro di ieri mattina, presentato dal Direttore Artistico del Festival Luca CIARLA, si è andati però oltre il fascino della memoria storica. E’ stato proprio Marijo DABELIC a parlare degli eventi che animano la città croata, delle attrazioni culturali e folkloristiche, delle proposte gastronomiche e dei confort offerti dalle strutture ricettive sempre più in crescita. Un pacchetto turistico confezionato ad hoc per il visitatore che avrà modo di ricevere un’accoglienza calorosa e iniziative interessanti. Dal 5 Luglio al 25 Agosto infatti la città croata è animata da un importante Festival d’arte, spettacolo e cultura in cui da oltre 60 anni è possibile assistere ad eventi sensazionali, concerti, manifestazioni, degustazioni culinarie… “Un’occasione da non perdere – ha ribadito DABELIC – un evento particolare che anima lo stradone principale di Dubrovnik (Living Room) e la piazza del centro storico con la splendida Chiesa di S. Biagio”.

Marijo DABELIC nella sua relazione ha colto anche l’occasione per augurare alle città di Termoli e a quella croata maggiore vicinanza e spirito di collaborazione perché passi importanti e interessanti sono già stati fatti: vedi il Progetto Dijetus, percorso formativo per l’imprenditoria femminile e, per l’appunto, il Festival “DUE SPONDE UN MARE”. Oggi il turismo della città croata ha raggiunto livelli invidiabili ma già si è in grado di far fronte ad un turismo che diviene sempre più massificato. Non a caso si sta dando vita ad una serie di progetti che vanno dall’organizzazione delle strutture ricettive alla nascita di nuovi alberghi, dalla riprogettazione del porto per accogliere le navi da crociera alla costruzione di una Sala Congressi che possa accogliere circa cinquemila persone e possa essere la sede di un Teatro dell’Opera, nonché campi da golf e strutture sportive e ricreative.

Insomma una Dubrovnik in continua evoluzione nel rispetto della storia e delle bellezze artistiche con progetti che rivoluzioneranno e miglioreranno l’accoglienza di tantissimi turisti che ogni anno scelgono questa meta. E’ toccato poi ad Adriana-KREMENJAS-DANICIC, letterata, traduttrice e giornalista con una specializzazione in mediazione intercultuale, soffermarsi sulla storia di Orlando celebre paladino di Francia. L’Orlando della Danicic, edito dalla Casa d’Europa di Dubrovnik, più che una nuova lettura della storia del celebre paladino è una testimonianza straordinaria delle sue ricerche condotte lungo i sentieri delle letterature europee praticate da Orlando, incrociando la storia, il racconto e il mito. La proposta filologica del volume contribuisce a ridefinire la memoria del noto protagonista della Chanson de Roland, nel suo profondo quanto mai vasto e tuttavia poco esplorato contesto europeo.

La relazione tenuta questa mattina dalla DANICIC ha rivelato un Orlando come radice feconda della cultura europea in cui la sua storia ha oltrepassato, lungo i secoli, numerosi confini. Tutto ha inizio a Ragusa (Dubrovnik), dove Orlando è ricordato come paladino della libertà. Nella città il cui motto recita: “Non bene pro toto libertas venditur auro” (“La libertà non si vende per tutto l’oro del mondo”), un monumento a colonna lo ricorda tutt’oggi per avere contribuito a quella stessa libertà, rendendo libera la città dalle imprese dei pirati. In omaggio al paladino d’Europa, nasce il progetto multimediale “I Sentieri Europei di Orlando” una straordinaria raccolta di saggi dedicati al paladino d’Europa, con lo scopo di mettere in luce le radici comuni dei Paesi Europei.

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