Massimo Collesano del Comitato civico
TERMOLI _ Non entriamo nel merito delle scelte compiute dal circolo per continuare a sostenere l’amministrazione Greco; sono legittime e frutto della vostra autonomia politica. L’esperienza dell’amministrazione Di Sapia ha forse messo a dura prova nervi e compostezza del circolo. Per questo, ma non solo, cerchiamo di comprendere quali motivazioni vi hanno portato a sostenere e votare progetti per noi scellerati che cambieranno il volto della nostra città; semplici domande cui potrete anche sottrarvi, se lo riterrete conveniente; non ne resteremo delusi. Inutile parlare del programma elettorale sottoscritto dai partiti dell’Unione e da noi della Città dei Cittadini: è stato completamente stracciato e lo sapete bene. Inutile anche parlare della farsa della gestione Greco sul Consorzio Industriale.
Arroganza pasticciata senza un vero progetto di intervento, se non quello di occupare posizioni di potere su un ente economico pubblico-privato, di notevole importanza per l’intero nostro territorio bassomolisano. Il centro, il cuore delle nostre semplici domande riguarda tre aspetti:
 1) Il documento programmatico sull’urbanistica e gli accordi di programma;
 2) Il Piano Regolatore Generale;
 3) Gli atti notarili del signor Greco. Nel documento programmatico sull’urbanistica si affermava, nella sua prima parte, che l’amministrazione Greco non condivideva gli accordi di programma. Nella seconda parte, invece, erano riportati gli A.d.P. approvati o semplicemente previsti dall’amministrazione Di Giandomenico. Il segretario cittadino del PRC, Marco Cataldo, sollecitato dai nostri dubbi sulla contraddizione per noi presente nel documento, affermò che gli A.d.P. erano riportati solo in nome della trasparenza. Guarda caso in quel paragrafo del D.P. era riportato l’A.d.P. di Punta di Pizzo, tra l’altro conferito alla T.U.A. Visti gli esiti si può ipotizzare che la presidenza della T.U.A. assegnata da Greco ad Angelo Sbrocca non fu casuale? La lottizzazione Andreoli impatta in maniera devastante sul nostro territorio come quella di Punta di Pizzo, al di fuori di qualsiasi ipotesi di nuovo piano urbanistico generale.

La lottizzazione Andreoli è stata presentata in consiglio da Greco come progetto della passata amministrazione. Questo fatto avrebbe dovuto comportare un atteggiamento se non “riottoso” com’è stato in altre circostanze (vi ricordate la guerra contro IMA?) quantomeno critico da parte sua e del Consiglio. Così non è stato. Al contrario, per accelerare l’iter del Piano di lottizzazione, è stata contemporaneamente approvata anche una variante al Piano Regolatore Generale; il vecchio piano, per intenderci. Per quale motivo il privato è stato favorito fino a questo punto? Il sig.Greco dovrebbe spiegarlo ai cittadini, così come dovrebbe spiegare la disparità di trattamento rispetto al caso IMA e più in generale la sua presunta o reale riottosità a fasi alterne. Le due lottizzazioni (Punta di Pizzo e Andreoli) comporteranno insieme la realizzazione di 360 mila metri cubi di cemento; circa mille appartamenti per quasi quattromila abitanti, con un investimento di 60/70 milioni di euro. C’è n’era bisogno, visto lo spopolamento delle aree interne e in assenza di qualsiasi previsione sul fabbisogno edilizio e abitativo per i prossimi anni?

A cosa è servito approvare il documento programmatico e il quadro conoscitivo che non prevedono per nulla tale fabbisogno? Non possiamo negare che il progetto di Piazza Donatori di Sangue è stato approvato in giunta anche dal nostro ex assessore Casolino, purtroppo senza metterci al corrente e senza alcun mandato da parte nostra, come è facile immaginare.. Questo è stata una delle occasioni più importanti nelle quali ci siamo resi conto del disegno, scientemente orchestrato da questa pseudo-amministrazione, che così presume di fare un ”regalo” alla città. Il P.R.G semplicemente non verrà alla luce. Il disegno scellerato delle classi dirigenti di Termoli è sempre stato quello di operare al di fuori di un piano in grado di ridisegnare la città come luogo di bellezza e opportunità eco-sostenibili e di investimenti produttivi. Una città che andasse incontro ai diritti/bisogni, oltre che ai doveri dei cittadini.

In questo l’amministrazione Greco è stata la più deleteria. Inserito nel programma elettorale il punto relativo all’approvazione del PRG Perugini, lo stesso punto è sparito subito dopo, con la previsione di un nuovo PRG, redatto dall’urbanista Properzi, di tipo partecipativo, (urban center, ufficio di piano, ecc..). Adesso ne siamo sicuri: il nuovo PRG non sarà approvato, non ci sono i tempi; ma ancora più sconcertante è che nessuno più ne parla. Veniamo agli atti notarili di Greco. A parte l’ultimo sul litorale Nord denunciato da Primo Numero, a parte la promessa di Greco di operare per aprire gli accessi al mare sulla stessa area, ricordiamo che l’attuale sindaco, in qualità di notaio, ha redatto atti che attengono alla T.U.A. e a quello dei terreni comprati dalla Regione per l’ubicazione dell’interporto.Crediamo che la politica sia, a volte, come la matematica: talvolta anche in politica due più due fa quattro.

Quindi:
1) se la lottizzazione Andreoli era stata avviata dalla vecchia amministrazione ed è stata favorita e portata a compimento dalla giunta Greco;
2) se la lottizzazione di Punta di Pizzo era un A.d.P. solo annunciato dalla vecchia amministrazione, ma portato a compimento da Greco;
3) se il parcheggio realizzato sul litorale nord era un progetto della vecchia amministrazione, come le rotatorie, il parcheggio di Via Campania e via elencando, non vi sembra che l’amministrazione Greco sia in perfetta continuità con quella Di Giandomenico? Non vi sembra che sia la precisa e puntuale attuazione dei progetti dell’amministrazione Di Giandomenico? Ricordiamo che Greco, sulla gestione del Consorzio Industriale, ha difeso la riforma dello statuto voluta nel 2004 da Di Giandomenico.

Poteri forti o deboli, scegliete voi. In questo contesto non vale, ci pare, la giustificazione che votando in consiglio contro Greco si fa ritornare la destra al governo della città; è come se vecchio e nuovo fossero, in realtà, una cosa sola. L’urbanistica è il cuore, il motore economico di una città. Crediamo fermamente che l’amministrazione Greco abbia assunto i connotati di un grimaldello, di uno strumento a favore di alleanze trasversali, per l’attuazione di progetti già in essere; non solo: si tratta di progetti osteggiati per anni dai cittadini termo/lesi. In questa assurda storia non riusciamo a capire quale posto voi occupiate. Con sincerità e rispetto.

Comitato Civico Termolese
La Città dei Cittadini
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