TERMOLI _ Privatizzazione dell’acqua, energia nucleare e legittimo impedimento, sono questi i quesiti sui quali ci esprimeremo al referendum del 12 e 13 giugno. Il referendum indica comunemente lo strumento attraverso cui il corpo elettorale viene consultato su temi specifici; è uno strumento di democrazia diretta che consente agli elettori di fornire, senza intermediari, il proprio parere, o la propria decisione, su un tema oggetto di discussione. Il referendum del 12 e 13 giugno è abrogativo, ovvero si vota SI se si è favorevoli all’abrogazione della legge in vigore. I decreti in questione sono già stati approvati dal Parlamento, quindi il cittadino deve decidere se far cadere o meno tali leggi. Votando SI, dichiariamo di non essere favorevoli al mantenimento delle leggi su acqua, nucleare e legittimo impedimento. Votando NO, dichiariamo di essere d’accordo con quanto già in essere. Il referendum è valido se si raggiunge il 50% +1 degli aventi diritto al voto.

E’ per questo che è importante e necessario andare a votare, qualunque sia la posizione politica o il tipo di scelta di voto! Io voterò ed invito tutti i cittadini a votare SI a tutti e quattro i quesiti:  SI per fermare il nucleare, perchè è una scelta sbagliata che non conviene all’Italia, perchè non è sicuro, non è economico, non è pulito.  SI per l’acqua pubblica e per fermare la privatizzazione voluta dal Governo Berlusconi perchè l’acqua è un bene dell’Italia, un patrimonio di tutti e una risorsa pubblica.  SI perchè non si accettano impedimenti, perchè per la Costituzione tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. E voglio anche avvertire gli elettori di stare attenti al momento del voto e di non sovrapporre le schede elettorali! Infatti le schede sono realizzate con carta copiativa e, pertanto, mettendole una sopra l’altra si rischia di annullare le altre votando la prima. Fa sorridere ma nello stesso tempo lascia sorpresi la dichiarazione di ritirare solo la scheda elettorale sul nucleare da parte di Di Brino che eticamente rappresenta le Istituzioni, la Costituzione italiana e i cittadini tutti, con la speranza di essere imitato in questo gesto inopportuno e finalizzato solo al non raggiungimento del quorum degli altri quesiti referendari, in linea con tutto il Pdl e, principalmente, con gli interessi personali di Silvio Berlusconi; infatti la legge sul legittimo impedimento è l’ennesimo trucco per evitare al Presidente del Consiglio di rispondere alla giustizia dei suoi reati.

Il Sindaco Di Brino dovrebbe, invece, invitare tutti a votare su tutti e quattro i quesiti, essendo Sindaco di tutti i cittadini termolesi al di là di quello che votano, seguendo l’esempio del Presidente della Repubblica. Come, infatti, Napolitano rappresenta tutti i cittadini italiani, Di Brino, nel suo ruolo istituzionale, rappresenta tutti i cittadini di Termoli. L’auspicio è che il Consiglio Comunale di Termoli, convocato sorprendentemente per domani con l’unico punto all’odg il referendum su acqua e nucleare, inviti la cittadinanza ad andare a votare tutti e quattro i quesiti per esprimere liberamente l’unica possibilità che i cittadini hanno di legiferare.

L’ulteriore augurio ed invito al Sindaco Di Brino è di mantenere la sua promessa elettorale e suo cavallo di battaglia alle scorse comunali, cioè di approvare al più presto il regolamento sul referendum per il Comune di Termoli. Come ben sappiamo lo statuto comunale prevede la possibilità di indire un referendum (prezioso strumento che avrebbe impedito anche l’installazione della centrale turbogas), ma questo non è attuabile perchè non vi è un regolamento. Si ricorda che Di Brino era, nella passata amministrazione, componente della commissione statuto e si era schierato a sostegno di questo strumento non voluto e osteggiato dallo stesso sindaco Greco. A questo proposito in Sardegna si è dimostrato che i cittadini attraverso il referendum hanno potuto decidere sulla sorte del loro territorio in quanto hanno votato oltre il 90% il referendum contro il nucleare. Com’è possibile che la Sardegna abbia questo strumento e il Molise no? Di Brino si è fatto garante di portarlo a Termoli, stiamo ancora aspettando che mantenga la sua promessa elettorale!

Ing. Antonella Occhionero

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