Luigi Barbieri
TERMOLI _ Gentilissimo Sig. Montagano,

ho letto attentamente la sua nota del 21 settembre scorso e la ringrazio per l’occasione che mi da di fare alcune riflessioni sulla ricostruzione post-sisma, attualmente in atto nella nostra area. La ringrazio innanzitutto per le parole di stima che ha voluto rivolgermi ma anche e soprattutto perché ha riconosciuto il grosso lavoro svolto in questi anni per favorire il ritorno alla “normalità” del mio paese. La sua richiesta principale contenuta nella nota e, cioè, di esprimere con forza la solidarietà verso i Comuni limitrofi appartenenti al cosiddetto “cratere”, sarebbe la cosa più facile da fare, anche attraverso atti amministrativi da emanare in tal senso, ma, sinceramente, preferisco, ai proclami e alle parole, i fatti. Fatti che credo di aver realizzato sempre e in ogni occasione pubblica che sia capitata.

Ho sempre ribadito la necessità di completare la ricostruzione in tutti i Comuni colpiti dal sisma perché siamo tutti ben consapevoli che il tempo del campanilismo è finito e che per poter sperare in un futuro migliore occorre mettersi insieme. Sinceramente molto è stato fatto in tal senso. Tanti risultati, infatti, sono stati ottenuti proprio grazie ad un’azione sinergica messa in campo da tutti i Sindaci (ricorderà la costituzione del Coordinamento dei Sindaci del Cratere) che ha portato a notevoli risultati negli anni passati.

L’attribuzione di risorse finanziarie, la costituzione di tavoli tecnici per la individuazione di percorsi tecnico/amministrativi più snelli, l’ottenimento di provvedimenti risolutivi della problematica della sospensione dei tributi e contributi (basti pensare alle dimissioni presentate dai primi cittadini nel gennaio 2009). A conferma del mio impegno rivolto alla “ricostruzione per tutti”, nonostante il Comune di San Giuliano di Puglia, come centro più colpito, abbia ottenuto il finanziamento totale della ricostruzione sin dall’ottobre 2008, ho sempre partecipato e contribuito alle iniziative degli altri Sindaci per richiedere la giusta attenzione nei confronti del terremoto del Molise che, molto spesso, è stato trattato diversamente rispetto ad altre zone italiane colpite da calamità naturali. Inoltre, voglio sottolineare che, pur non toccando a me esprimere giudizi, tutti i miei colleghi Sindaci hanno dimostrato grosse capacità nonostante i pochissimi mezzi a disposizione, finanziari e organizzativi, dei nostri piccoli Comuni.

Si poteva e si può fare sicuramente di più. Con riferimento alla sua proposta di mettere a disposizione il mio tempo e l’esperienza maturata in un ruolo di coordinamento le devo precisare che tale ruolo, previsto anche dalla normativa emergenziale vigente, poteva essere attribuito da parte del Commissario delegato. Le devo confidare che mi ero anche proposto in tal senso al fine di contribuire alla soluzione delle tante problematiche esistenti e, soprattutto, per intrattenere con gli organi centrali (Dipartimento della Protezione Civile) più stretti rapporti di collaborazione che, purtroppo, oggi mancano e che hanno portato alla chiusura totale verso le problematiche poste dalla struttura commissariale (vedi, da ultimo, la questione tariffe agevolate Enel). Sinceramente, non hanno ritenuto di darmi questa opportunità. Nonostante questo, sono a totale disposizione dei miei colleghi Sindaci, che, ripeto, hanno tutti le capacità necessarie per portare avanti le numerose questioni in campo e, a breve, proporrò un incontro per discutere seriamente di quali azioni intraprendere, tutti insieme, per affrontare le numerose problematiche ancora da risolvere.

Il problema maggiore oggi, però, è rappresentato dalla mancanza di fondi. Scontiamo, in questo caso, due fattori: il primo è il lungo lasso di tempo ormai trascorso (circa otto anni) e che, purtroppo, nell’opinione pubblica fa dimenticare i fatti accaduti e sostituendoli con le altre tragedie avvenute successivamente (vedi terremoto Abruzzo); il secondo è la continua polemica sulla gestione dei fondi avviata dai diversi schieramenti politici che hanno fatto passare il concetto che in Molise siano stati spesi troppi fondi ed anche male. Basti pensare che pur di menare addosso alla gestione post-sisma viene messa in dubbio la bontà degli stessi interventi realizzati a San Giuliano (vedi alcune dichiarazioni di Consiglieri regionali ed esponenti sindacali). Oggi è molto difficile trovare una soluzione al problema dei fondi ma sono sicuro che, grazie all’impegno di tutti (Commissario delegato, Sindaci, cittadini), si otterranno le necessarie risorse e si sbloccherà, finalmente, la situazione. In questo modo anche gli altri Comuni potranno intravedere la via del ritorno a condizioni di vita normale. Nel rimanere a disposizione, Le porgo i più cordiali saluti.

IL SINDACO Luigi BARBIERI

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1 commento

  1. San Giuliano fredda!
    Egregio Signor Sindaco Barbieri,
    credo che deve convenire che la fortuna di San Giuliano e Sua, è quella di aver sempre avuto i fondi per procedere alla ricostruzione. Come pure deve convenire che dalla ricostruzione non tanto per le case dei cittadini, ma per le opere pubbliche c’è stato un grosso sperpero di denaro, edificio scolastico faraonico, piscina, palestra, muri di sostegno rivestiti in pietra pregiata, pavimentazione stradale in pietra costosissima… Nonostante tutto la nuova San Giuliano a parer mio è fredda. Non esiste un pò di verde, neanche un albero lungo tutto il corso ecc….solo pavimentazioni tutte carrabili lastricate con pietrà pregiata. Questo penso sia un peccato e un oltraggio a tanti altri cittadini che vivono ancora in casette di legno e non si sa ancora per quanto. Lei dirà che non è colpa sua, ed è vero, però non si immagini salvatore di tutto, sarei curioso vedere amministrare da Lei San Giuliano tra qualche anno, quando non decade l’emergenza. Ma forse Lei già sta pensando di candidarsi alla Regione alla corte del Presidente Iorio, lasciando il fardello ai successori: complimenti di nuovo.