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L’Assessore Vitagliano
LARINO _ “Ho anticipato agli inquirenti che sono orgoglioso di essere stato, insieme a tanti altri – di destra, di centro e di sinistra – il papà non solo della turbogas ma di quasi tutte le aziende dell’agglomerato industriale e di aver contribuito ad una politica insediativa che ha dato ricchezza e lavoro al territorio e portato tra i primi posti in Italia, per efficienza nei servizi e nell’attrattività, il Consorzio industriale di Termoli.” Abbiamo riportato tra virgolette quanto dichiarato, con orgoglio e soddisfazione, dal nostro assessore alla programmazione, Vitagliano, riportato da qualche blog locale. In pratica confessa di essere il papà, non solo della Turbogas, ma anche delle chimiche ed altre industrie inquinanti e nocive per la salute di quanti vivono non lontano dal nucleo industriale. Confessa, anche, che non solo lui è il papà dello scempio che oggi paga il Basso Molise, ma altri di destra, di centro e di sinistra che (lo diciamo noi) ora siedono sui banchi del Consiglio regionale. E lo fa con orgoglio e soddisfazione, dicevamo, senza nessun pentimento e, quindi, senza provare vergogna per come ha imbrattato, con le sue iniziative, l’immagine del Molise. Dopo questa sua dichiarazione spontanea, scrive per esprimere la sua meraviglia per i contenuti di un articolo che denuncia la penetrazione nel Molise di clan camorristici e mafiosi e parla di vocazione e potenzialità di questa nostra terra, destinata da lui e da tanti altri di destra, di centro e di sinistra, a nuovi insediamenti di gran lunga peggiori di quelli attivati sino ad ora, come il nucleare, i depositi di eco balle, le perforazioni petrolifere e altro ancora. Voi pensate che possa avere scrupoli nel guidare queste industrie potentissime all’assalto finale del Molise, con la occupazione di quel che resta del nostro territorio, l’unica vera straordinaria preziosità che abbiamo e che può darci un domani? Noi pensiamo che non ne avrà, perché non c’è spazio nella sua mente per questo tipo di pensieri.

E poi c’è l’ambizione di diventare il grande padrone del Basso Molise, ricordando gli insegnamenti del suo grande maestro, il compianto On. Girolamo La Penna. Non è un caso che qualche ex sindaco del Basso Molise, di casa nel nucleo industriale e nella Unione dei Comuni gli ha dato una mano, una grossa mano per l’adesione di importanti comuni, a forte impronta rurale, del nostro territorio, compreso Larino che, per 40 anni, si era vantato di non aver accettato di entrare. Ma Vitagliano non è il solo sulla strada della svendita di questa parte del Molise.

C’è da tenere nella debita considerazione un altro personaggio, il Presidente del nucleo industriale, Del Torto, referente di Comunione e Liberazione e della Compagnia delle Opere. Sia l’assessore regionale che il presidente del Cosib, sanno da tempo che c’è bisogno di terra, tanta terra, ma non per una programmazione dell’agroalimentare, bensì per riciclare i rifiuti degli altri, anche quando stanno a significare insediamenti pericolosi e nocivi.

Larino Viva invita gli amministratori locali, che non sono nelle grazie di questi due personaggi – che, per ragioni diverse, entrambi sono disposti e pronti, se non lo hanno già fatto, a svendere il nostro territorio e, con esso, il Molise – a riflettere ed a rimboccarsi le maniche per bloccare le iniziative in atto e imporre un diverso tipo di sviluppo che porta il nostro territorio a sperare in un futuro migliore e lascia i nostri giovani a rimanere nel Molise e non a scappare.

Il territorio, non lo dimentichiamo, siamo noi e, quindi, è anche ciò che esprime la nostra identità, oltre che la terra e i prodotti che essa riesce a dare in un contesto paesaggistico-ambientale e storico-culturale, che apre al turismo e ad altri servizi ad esso collegati. Stare attenti alle mosse del gatto e la volpe è la sola possibilità per capirle e anticiparle, con l’unico modo che noi abbiamo e cioè quello di informare e coinvolgere i cittadini.

                                                                                                                                  Redazione Larino Viva

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2 Commenti

  1. azz…
    caro vitagliano, meno male che abbiamo avuto la fortuna e l’opprtunità di avere un grande uomo come te nel molise che ricalchi le orme del carissimo la penna, dovrebbero nascerne ancora del tuo stampo, in modo tale da arricchire altre regioni oltre la nostra, spero che tu viva almeno altri 100 anni, così potrai gioire delle nefantezze mostruose che hai contribuito a perpetrare, contrariamente e largamente manifestate dai molisani.