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Antonio Di Pietro
CAMPOBASSO _ In merito alle polemiche sollevate da Iorio e dalla sua corte a seguito dello svolgimento del question-time di ieri alla Camera in cui l’on Antonio Di Pietro chiedeva la revoca dell’incarico di commissario alla sanità al governatore della Regione Iorio, intervengono i dirigenti IdV Molise. “Non comprendiamo come mai, ogni qual volta l’Italia dei Valori, intraprenda iniziative atte ad ottenere chiarimenti o soluzioni in merito alla mala gestio del governo regionale Iorio, il centrodestra molisano scateni tutte le sue furie contro tali azioni, negando responsabilità e accampando strampalate teorie come quella che vedrebbe le opposizioni, e quindi anche il partito di Di Pietro, come mandanti di azioni e persecuzioni giudiziarie. Ci risulta che la magistratura sia un ordine terzo e che nei suoi pronunciamenti sia indipendente dalla volontà dei singoli cittadini e, soprattutto, da quella dei partiti politici. Ad entrambi i soggetti va, però, riconosciuto il diritto-dovere di segnalare, laddove vengano ravvisate, situazioni anomale o irregolari. Il presidente Iorio si è affrettato a replicare alle parole dell’on.

Di Pietro, che ha denunciato una situazione di fatto, dicendosi sicuro di riuscire a dimostrare la sua innocenza nei vari processi che lo vedono implicato. Ma, per il momento, di sicura, c’è soltanto la condanna, in primo grado, in abuso d’ufficio relativo all’affaire Bain &Co. Il debito sanitario – nonostante i proclami del centrodestra – continua ad aumentare. Le razionalizzazioni annunciate, a tutt’oggi, non si sono ancora concretizzate. Il diritto alla salute dei molisani doveva essere difeso da chi ha governato e continua a governare la Regione, ma è evidente che le cose sono andate diversamente. Curarsi in Molise oggi è diventato un lusso. Non denunciare una simile situazione ci vedrebbe conniventi di un sistema a cui noi dell’Italia dei Valori rifiutiamo di aderire. Chi, come noi, nutre profondo rispetto delle istituzioni e del loro decoro ha l’obbligo di riferire, nelle opportune sedi, la gravità del dissesto sanitario molisano che carica i cittadini di un peso economico che non possono più sopportare.

Per rispondere, infine, al senatore Di Giacomo che parla di prestigio e decoro istituzionale, ricordiamo che questi due fondamentali principi dovrebbero essere applicati a tutte le Istituzioni. Ma che prestigio e decoro può dare un presidente plurindagato e già condannato alla Regione Molise? In quali altre sedi dovremmo avanzare la richiesta di rimozione di Iorio dalla sua carica commissariale per la sanità? La durezza dei toni che l’on. Di Pietro ha utilizzato nella controreplica al ministro Balduzzi è pari alla gravità della situazione in cui versa la sanità molisana. Le critiche mosse a Iorio dal presidente Idv sono confortate, purtroppo, da elementi e dati oggettivi. La veemenza con cui il senatore Di Giacomo avvia puntualmente la sua difesa d’ufficio, la dice lunga su quanto egli si senta responsabile, al pari di Iorio, della catastrofica realtà in cui il centrodestra ha trascinato la sanità e l’economia molisana.

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