Luigi Mascio
Luigi Mascio
TERMOLI _ Luigi Mascio è stato nominato dal Consiglio Generale nuovo Presidente del Cosib. Dopo l’abbandono della seduta, a pochi minuti dall’inizio, da parte del Presidente della Provincia di Campobasso, Nicola D’Ascanio, e dopo una successiva sospensione di alcuni minuti per ulteriori consultazioni, si è tenuta la votazione che ha visto la figura del Sindaco di Portocannone affermarsi alla guida del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Valle del Biferno.

Ringrazio tutta l’assise per l’elezione – ha dichiarato a caldo il neo Presidente – e anche per la ritrovata unità. Ho provveduto a riconvocare nuovamente il Consiglio Generale per il giorno 23 Febbraio alle ore 17 in prima convocazione e, occorrendo, il 24 Febbraio alle ore 17 in seconda convocazione, per eleggere il nuovo membro del Comitato Direttivo, al fine di mettere il Consorzio nelle condizioni di lavorare nel pieno dell’operatività dei propri organi statutari”.

Sulla vicenda non ha tardato a farsi sentire il presidente della Provincia che la scorsa settimana aveva diffidato Regione e Cosib stesso dall’elezione del presidente vista la riforma dei Consorzi approvata dalla regione Molise.

L’ennesima irregolarità amministrativa ha presieduto alla elezione del nuovo presidente del COSIB che, come in un caleidoscopio, ha visto il presidente uscente riproporsi come rientrante a dispetto di ogni disposizione di legge _ ha detto a chiare lettere Nicola D’Ascanio _. Una situazione ridicola dal momento che il nuovo presidente dovrebbe rimanere in carica meno di 60 giorni se la legge di riforma preannunciata da Iorio entrasse effettivamente in vigore con il conseguente scioglimento degli organi. Ma a questo punto, nonostante la legge finanziaria lo preveda, potrebbe prepararsi l’ennesima presa in giro con la caduta nel dimenticatoio di ogni previsione legislativa.

In ogni caso, la vicenda che si è consumata questa sera al COSIB, oltre alla sua manifesta illegittimità denunciata con forza dall’Amministrazione provinciale che avrà il suo seguito nelle sedi competenti, dimostra che i suoi protagonisti a tutto hanno pensato tranne che a rimettere in piedi una seria programmazione in grado di affrontare i problemi più impellenti dell’impresa molisana e dello sviluppo industriale all’insegna dell’innovazione e della qualità dei servizi per creare nuova occupazione. Sono ahimè prevalse logiche di potere dove si sono scontrati gruppi organizzati che anziché riportare all’unitarietà una ipotesi di sviluppo del territorio all’insegna della sostenibilità hanno consumato rivincite e vendette, come dimostra il fatto che alla elezione del presidente non hanno dato il proprio assenso i rappresentanti di Termoli e di Petacciato, della Camera di Commercio e dell’Azienda autonoma di Soggiorno e Turismo.

L’Amministrazione provinciale continuerà a vigilare con fermezza su ogni specifico atto e ad informare i competenti organismi, così come resterà a disposizione delle imprese e dei settori produttivi per ogni ragionamento di sviluppo e di crescita. Naturalmente non si può non prendere atto e considerare con amarezza che il sistema di Iorio e Vitagliano ha perso ancora una volta l’occasione per voltare pagina rispetto alle tristi vicende che hanno contraddistinto recentissimamente la gestione del Consorzio industriale”.

Dal consiglio è uscita perdente la linea dell’Amministrazione comunale che è andata allo scontro fino all’ultimo voto con i sindaci dei paesi limitrofi i quali erano già concordi nel fare quadrato attorno a Mascio il quale potrebbe restare in carica più dei tre mesi visto che la riforma potrebbe anche non divenire efficace questa estata ma i tempi potrebbero slittare nuovamente.

Dunque Roberti non ce l’ha fatta ma soprattutto non ce l’ha fatta il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino a restituire la presidenza ad un esponente di Termoli.

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5 Commenti

  1. Bassone ha ragione. Sono finiti i tempi in cui i protagonisti stavano solo a Termoli che vantava onorevoli, presidenti e consiglieri regionali ….. Adesso i protagonisti sono di Campomarino, Portocannone, San Giacomo, Petacciato, Larino, San Martino, Montenero, Isernia e…..Capracotta!!!!!

  2. Attaccare il sindaco Mascio mi sembra ingiusto e di parte.
    D’altronde Termoli è stata incapace di ottenere la presidenza del Cosib che, solo strumentalmente, aveva annuciato di rivendicare.
    Di Brino sapeva bene che non sarebbe potuto diventare presidente ma, con la sua uscita “pilotata e dettata”, è riuscito a far fuori gli altri pretendenti; anzi il vero pretendente “a ragione”: l’ing. Francesco Roberti.
    Così ha voluto il PdL e così ha fatto qualcuno dicendo: OBBEDISCO.