ISERNIA _ La Cgil del molise, ha indetto per sabato 9 aprile a isernia la marcia per il lavoro, i diritti e la democrazia. Una manifestazione di lavoratori, pensionati, studenti, cittadini per salvare il lavoro, difendere i diritti e il futuro. PER IL LAVORO CHE SI PERDE In Molise nel solo 2010 ci sono state 186 milioni di ore di Cassa Integrazione, più di mille aziende in crisi, tantissimi lavoratori in cassa integrazione. PER IL LAVORO CHE NON C’È La Regione vive una crisi economica gravissima di tutto il suo sistema produttivo, in particolare di quello industriale, dalla ITTIERRE, dell’intero nucleo industriale di VENAFRO, del tessuto delle piccole medie imprese; tutto questo nel quasi disinteresse delle istituzioni con la mancanza di un piano industriale regionale.

PER IL LAVORO INVISIBILE Tantissimi precari, tempi determinati, internali, soci di cooperative, finte partite IVA, spesso in nero, hanno perso il lavoro senza che le statistiche ne tengano conto. Sono persone, soprattutto donne e giovani, senza lavoro e senza diritti, in molti casi sfruttati da finti mediatori, un caporalato di vecchia memoria.
PER IL LAVORO CHE NON SI TROVA E’ sempre più difficile per i giovani e per chi, in età più avanzata, ha perso il lavoro, cercare un’occupazione che dia stabilità e un reddito sufficiente per costruirsi una vita autonoma.
PER IL LAVORO CHE NON HA VALORE I tagli a scuola, università e ricerca, l’assenza di una politica industriale compromettono la possibilità di una ripresa produttiva forte e duratura, basata sull’innovazione e sulla competizione di qualità.
PER I DIRITTI DI CITTADINANZA Le differenze economiche si acuiscono e la povertà cresce in vasti strati di popolazione molisana. I tagli indiscriminati di Governo e Regione al sistema di protezione sociale e ai livelli essenziali della sanità molisana commissariata, mettono a grave rischio la coesione sociale e la stessa democrazia.
PER LA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO Perché la libertà di tutti è a rischio, se chi lavora non può eleggere i propri delegati e votare in autonomia su accordi e contratti; l’intenzione del Governo è di eliminare il contratto nazional, di ridurre il reddito del lavoro dipendente e le tutele sui diritti.
PER IL DIRITTO ALLO STUDIO La battaglia degli studenti, dei precari, dei ricercatori è una battaglia di tutta la società civile, perché è un Paese del privilegio e delle caste quello che lascia senza fondi e nell’abbandono la scuola pubblica.
PER IL FUTURO DEI GIOVANI E DI NOI TUTTI Per un Paese in cui il lavoro ci sia, sia sicuro ed umano e nel quale i giovani possano costruirsi una vita, senza essere costretti ad emigrare o essere un peso per la propria famiglia DIRITTO AL LAVORO perché si possa lottare per una società diversa e migliore contro il degrado morale, politico e sociale.

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