San Basso edizione 2012
San Basso edizione 2012
TERMOLI – Finalmente è arrivato, anzi sono arrivati. In effetti sono due le condanne notificate sia al comandante che all’armatore/proprietario per aver violato l’art. 1231 del codice della navigazione e l’art. 110 c.p. entrambi responsabili di aver imbarcato e trasportato sull’unità da Pesca un numero maggiore di persone (45 anziché 23) durante la Processione a mare in onore dei festeggiamenti del Santo Patrono di Termoli nell’anno 2012 rispetto a quanto stabilito dall’ordinanza ecc. ecc.

Premetto di non aver nulla contro il Comandante Manganiello (che ho avuto modo di salutare ringraziandolo per l’ottimo lavoro svolto insieme alla sua squadra nei due anni a Termoli) per la condanna sopra citata.

Sono un rappresentante di categoria legato al mondo della Pesca con una mia impresa da Pesca iscritta nel Registro Imprese di Pesca dal 1991, figlio di un armatore e discendente di una famiglia da sempre legata al mondo della Pesca. La barca in oggetto è il motopesca “NONNO NICOLA” che nell’estrazione del luglio 2012 ebbe l’onore di essere stato sorteggiato per portare la Banda musicale in processione a mare. Esperienza bellissima, vissuta a stretto contatto con l’imbarcazione del Santo e con il pattugliatore d’alto mare della Capitaneria di Porto di Pescara che controllava il corretto svolgimento della manifestazione insieme ai mezzi abitualmente impegnati al traffico marittimo che stazionano nel porto di Termoli. L’ordinanza emanata dalla Capitaneria di Porto con la quale veniva fissato il numero massimo di passeggeri (23 per il “Nonno Nicola”) è datata 26/07/2012 ma già prima del sorteggio ho avuto modo di porre all’attenzione del Comandante del Porto di Termoli il fatto che i componenti della Banda fossero di un numero di gran lunga superiore al limite previsto.

La sera del sorteggio, quando venne estratto il “Nonno Nicola”, ero vicino al Comandante a cui chiesi se incorrevo in una multa ospitando la Banda; mi rispose “Se superi il numero consentito, Si. Basta ridurre il numero dei musicisti”. Il 3 agosto abbiamo imbarcato il numero minimo di musicisti necessario per una adeguata esibizione musicale (32 maestri) a cui si sono aggiunti 13 unità tra cui membri di equipaggio e familiari. Abbiamo così sforato e per questo pagheremo l’ammenda. Aggiungerò così € 101,81 più € 101,81 ai € 140,00 per la pizza offerta ai presenti, ai € 310,00 per bevande e vettovagliamento oltre al carburante necessario per la processione e alle offerte di rito.

Ma non c’è prezzo alla voglia di condivisione nel vivere un momento così bello con gli altri. La commemorazione e la devozione per i Santi sono, secondo me, la massima espressione della nostra Cristianità. La partecipazione di massa a questi eventi religiosi non è altro che un’offerta al Martire, in questo caso al nostro San Basso. Ho avuto la fortuna di aver conosciuto gente che ha legato la sua vita al culto del Santo. Don Rocco come Parroco della Cattedrale ed Andrea “Strione”, noto pescatore Termolese come testimone e portavoce della tradizione. Entrambi si riconoscevano in una partecipazione massiccia e ben gestita delle varie processioni, anche in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Termoli che ha sempre condiviso e sposato le nobili intenzioni.

Estate 2011 il motopeschereccio “Luigi Padre” venne sorteggiato per portare il Santo in Processione e per la prima volta, che io ricordi, il Parroco della Cattedrale non salì a bordo in segno di protesta perché la barca, a suo parere, era troppo piena, accusando inoltre la Capitaneria di Porto di non aver saputo controllare il numero di persone imbracate, fatto alquanto sconcertante. Chissà se sia stato questo episodio ad ispirare l’applicazione ferrea dell’ordinanza? In conclusione, dopo aver condiviso tale episodio con molti pescatori ed armatori che collaborano alla buona riuscita dei festeggiamenti in onore di San Basso, insieme ad amici come Salvatore De Gregorio e Antonio Castriotta che hanno ereditato il testimone lasciato dal sempre presente Andrea De Gregorio (detto “Strione”) diciamo ai nostri colleghi, qualora riceveranno altre simili condanne: “C’ia tocc’, pur’e quist è p’è San Basse”.

Pierluigi De Palma Armatore M/P “Nonno Nicola”

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