CAMPOBASSO – Concretezza e confronto continuo, sono queste le due parole d’ordine emerse nell’ambito della riunione tra l’assessore ai lavori pubblici Pierpaolo Nagni e i rappresentanti dell’Acem tenutasi in chiusura della settimana appena trascorsa. Dopo un attento ascolto da parte dell’assessore al ramo delle varie difficoltà che le imprese si trovano, loro malgrado, a dover gestire, l’incontro avvenuto presso la sede dell’Associazione Costruttori Edili e Complementari Molise ha visto nascere la decisione condivisa di avviare una serie di incontri programmatici con la finalità di elaborare insieme alle due associazioni di categoria presenti sul territorio, alcune proposte concrete che possano contribuire alla ripresa del settore edile e che l’assessore si impegnerà a portare sul tavolo della Giunta regionale.

In particolare si è ipotizzata l’apertura di un conto dedicato all’interno del bilancio regionale e, al tempo stesso, la possibilità di un’anticipazione alle imprese pari al 15 – 20 %. “Occorrerà accertarsi che vi siano realmente le condizioni per rendere effettive queste due possibilità – ha precisato l’assessore – ma sappiamo che altre regioni ed altri settori hanno già adottato la soluzione del conto dedicato. Credo poi – ha continuato – che anche la strada dell’anticipazione sia percorribile, rapportandoci però a quello che è il quadro nazionale e a patto di una correttezza dei rapporti tra ente e impresa. Basta all’incompiutezza dei lavori, alle opere iniziate e mai finite.

Mi rendo conto che la prima emergenza del settore sia rappresentata, oggi, dai gravi ritardi sui pagamenti da parte della pubblica amministrazione, ma è anche vero che tutti noi capitiamo in un momento difficile. C’è, da parte mia, l’intenzione di mettere ordine in questa complicata situazione, occorre ora capire come arrivare all’azzeramento delle pendenze e, soprattutto, come dovremo affrontare il futuro. Un futuro in cui non è ipotizzabile che ognuno lavori per compartimenti stagni – ha avvertito Nagni – occorre una cooperazione a largo raggio, che vada anche oltre gli steccati politici. Occorre portare a casa i risultati. Occorre, ad esempio, riuscire a far rientrare il Molise nel decreto post sisma in cui sono inseriti Abruzzo ed Emilia Romagna”. Ho ereditato un assessorato in grande difficoltà – ha concluso – voglio riportarlo ad un ruolo di protagonista. Un ruolo che si riconquista attraverso scelte coraggiose, legate alla funzionalità delle opere da realizzare, portando a termine quelle che rappresentano un’utilità reale per la popolazione ed evitando di sprecare inutilmente risorse in progetti, previsti nella vecchia programmazione, ma che ora non risultano più essere indispensabili per lo sviluppo del territorio”.

Articolo precedenteCondanna ad 1 anno e 4 mesi per stranieri arrestati per furto dai Carabinieri
Articolo successivoLarino Viva: nelle elezioni una svolta annunciata