Tessere le lodi del reparto di oculistica di Larino è un esercizio superfluo e quanto mai scontato.
OspedaleLarinoMoliseTERMOLI – Un trascorso fatto di successi, innovazioni cliniche e chirurgiche che gli operatori medici hanno reso possibile grazie alla loro professionalità che costituisce un grosso polo di attrazione anche per i pazienti delle regioni limitrofe. Una enorme mole di interventi di alta chirurgia sono stati resi possibile grazie alla organizzazione di tipo ospedaliero con annessi tutti i servizi di assistenza che solo l’ospedale può garantire.

Senza entrare in incomprensibili tecnicismi è sufficiente dire che da Ottobre l’attuale reparto di oculistica dovrebbe cessare di esistere come “ospedale” con tutte le relative prerogative e caratteristiche e trasformarsi in un servizio specialistico trasferito al Distretto Sanitario di Base come ambulatorio territoriale. Un infruttuoso “demansionamento” per i cittadini e per le casse della nostra regione.

Ci sono tutti i presupposti che la chiusura del reparto di Oculistica di un ospedale pubblico possa agevolare i “privati ” che certamente e legittimamente non si lasceranno sfuggire questa ghiotta occasione di busines e probabilmente molti cittadini dovranno pagare di tasca propria PER AVERE GLI STESSI SERVIZI a cui si devono aggiungere le spese del viaggio e di permanenza lontano da casa.

È incredibile ascoltare in giro che la trasformazione da reparto ospedaliero ad ambulatorio distrettuale non comporterà alcun cambiamento per i pazienti e chi lo dice, o lo fa per ignoranza ,o , ancor peggio lo fa per imbonire ed irretire la popolazione del basso molise in quanto gli interventi maggior impegno e gravità sono possibili solo in ospedale.

Nessuno intende colpevolizzare nessuno sulle responsabilità di questo ennesimo sfacelo della sanità molisana molisana, non è questo lo scopo, ma bisogna fare qualcosa con urgenza e salvare il reparto di oculistica di Larino superando tutte le polemiche politiche perchè ai cittadini non interessano devono poter avere un servizio pubblico di eccellenza che già esiste la cui unica colpa e peccato originale è quello di essere capitato nell’ospedale di Larino di cui sta rischiando la stessa sorte, sorte che sarebbe una vera sventura per i cittadini bassomolisani.

La cosa che rende ancora più amaro ingoiare questo boccone amaro è l’evidente possibilità di spostare presso l’ospedale di Termoli perfettamente attrezzato allo scopo e che anzi, valorizzerebbe ancora di più questo reparto di eccellenza. Allora bisogna essere chiari e sinceri fino in fondo: gli interventi di chirurgia ospedaliera non sono tutti eseguibili in un ambulatorio distrettuale?

È assolutamente impensabile che la riorganizzazione del servizio sanitario regionale non preveda la naturale ricollocazione di un VERO REPARTO di OCULISTICA presso il presidio ospedaliero del basso Molise, cioè Termoli, lasciando inattive le professionalità e le potenzialità mediche che sono state fino ad oggi un fiore all’occhiello del nostro sistema sanitario e relegare medici come il dott. Covatta a fare attività ambulatoriale (ed è solo un esempio che vale per tutti i medici). Sarebbe Un incommensurabile spreco di risorse umane e professionali che attirano pazienti da tutte le regioni del centro-sud d’Italia.

PORGO UN ACCORATO APPELLO, DA MEDICO E DA CITTADINO E A NOME DI TANTI DEI MALATI DEL BASSO MOLISE CHE HO ASCOLTATO, AL PRESIDENTE FRATTURA ED AL DIRETTORE GENERALE DELLA ASREM DI CONSERVARE IL REPARTO OSPEDALIERO DI OCULISTICA IN BASSO MOLISE CON LE CARATTERISTICHE ATTUALI CHE SONO GARANZIA DI BUONA SANITA’ ED ALTA SPECIALIZZAZIONE.

Giancarlo Totaro

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