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LARINO _ Larino Viva, invece, non si stancherà mai di ragionare leggendo i documenti, smentire le affermazioni, le azioni demagogiche e le bugie date in pasto ai giornali e televisioni, chiedere le dimissioni di tutti i conniventi e servi, di proporre soluzioni e idee per non vedere chiusi oggi l’ospedale, domani il tribunale e nei prossimi anni vedere trasformati i terreni agricoli in discariche di rifiuti pericolosi e sedi di centrali nucleari e inceneritori. Ma andiamo per ordine. Iorio continua a mentire a sé stesso e ai molisani, soprattutto a quelli (i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione) che ogni mattina pregano affinchè il Governatore non si dimetta e si guardano bene dal chiederne seriamente le dimissioni optando invece per l’intervista tv e comunicati stampa che non servono a niente. Iorio mente sulle presunte “battaglie” contro il Governo amico per l’aumento delle tasse ai molisani.

E’ di ieri l’ultima esternazione demagogica nella quale contesta al Ministero i dati del deficit sanitario quando è stato lui medesimo a fornirli appena un mese fa (il 10 maggio 2010). Mente quando annuncia (e suggerisce titoli ai giornali amici in tal senso) un nuovo piano di rientro dimenticando che con il decreto n.19 del 10 maggio scorso ha già presentato al Governo “la Prosecuzione del Piano di Rientro 2007/2009”, per intenderci quel piano che dispone la riorganizzazione della rete ospedaliera e sancisce la definitiva chiusura di tre ospedali tra cui Larino, trasformandoli in RSA. Mente sulle tasse facendo finta di dimenticare che già all’epoca del commissariamento ad acta (28 luglio 2009, un anno fa!) il Governo aveva individuato ben 19 obiettivi finalizzati a dare piena attuazione al Piano di rientro 2007/2009, e che dei 19 – nella seduta di verifica del 28 gennaio scorso – “la Regione Molise ha ottemperato al provvedimento relativo al contenimento del costo del personale ed al blocco del turn-over, MA NON A TUTTI GLI ALTRI PROVVEDIMENTI…” e, conseguentemente “…il rispetto degli adempimenti previsti nel Piano di Rientro è condizione necessaria per l’attribuzione alla Regione delle quote di premialità trattenute a livello statale a seguito dei disavanzi registrati: in caso contrario possono essere automaticamente innalzate le aliquote IRPEF e IRAP oltre i livelli massimi previsti…”.

Quindi il Nostro era consapevole e da tanto tempo dove saremmo arrivati, e lo sapevamo noi che leggiamo anche gli allegati ai decreti e le delibere e le leggi dello Stato, e che cerchiamo di seguire – con tutta la modestia possibile – gli avvenimenti politici nazionali e le lotte e i bracci di ferro tra la Lega e il resto della coalizione che sciaguratamente governa il Paese; le lotte intestine tra Iorio e Patriciello per la leadership con Berlusconi, vinta da quest’ultimo; e cerchiamo di capire i silenzi di Di Pietro su Michele Iorio (mai un attacco personale); e ancora il balletto scandaloso dei politici (si fa per dire) molisani che cambiano casacca ogni giorno; e l’opposizione a livello regionale fatta in modo personale e insignificante a suon di sterili interpellanze, ridicoli comunicati stampa e comparsate nelle tv locali; e che dire della Provincia, è tutto un circo di poveri figuranti! Larino Viva si è già espressa sull’iniziativa del comitato pro Vietri che sta raccogliendo le tessere elettorali per consegnarle a Napolitano (per poi richiederne il duplicato quando riserviranno per eleggere “i poveri figuranti”, vecchi e nuovi (e ce ne sono parecchi cd. nuovi che molto si stanno adoperando per avere visibilità sui quotidiani e tv) .

Ribadiamo che le nostre tessere elettorali, ultimo e unico strumento per cambiare le cose, ce le teniamo in tasca. La demagogia non ci appartiene e l’impegno per salvare l’ospedale noi lo stiamo profondendo da quando siamo nati e la nostra coscienza è tranquilla e consapevole di aver spronato una classe dirigente locale sorda e collusa per cambiare il corso delle cose, ma non c’è stato verso. L’Amministrazione Giardino e tutta la sua maggioranza ancora oggi non ha sentito neanche la necessità di sprecare una parola di indignazione sulla fine dell’ospedale: tutto va bene per i nostri amici. Noi invece abbiamo chiesto pubblicamente le loro dimissioni e lo faremo anche nelle istituzioni sperando che almeno qualche ‘giovane’ amministratore e consigliere comunale rinsavisca e non voglia essere ricordato quale corresponsabile della chiusura dell’ospedale Vietri di Larino. Staremo a vedere.

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