CAMPOBASSO _ La notizia della condanna in primo grado del Presidente Iorio, per la nota vicenda Bain & Co., non può lasciare indifferenti i protagonisti della vita politica molisana. Fermo restando le prerogative e le garanzie concesse a ogni cittadino, e quindi anche al presidente della Regione, circa la possibilità di dimostrare la sua innocenza nei successivi gradi di giudizio, c’è un punto fermo: i giudici hanno ritenuto Iorio colpevole di abuso di ufficio perché, affidando ad una società consulenze di un rilevante importo, ha favorito il figlio che in quella stessa società, all’epoca dell’affidamento delle consulenze, muoveva i primi passi di una carriera che in breve lo avrebbe portato a scalare i vertici societari.

Certo, Iorio junior è sicuramente persona valida e qui non sono in discussione le sue doti. Ma ci sarebbe da discutere a lungo su questo uso a dir poco disinvolto del denaro pubblico e sulle pratiche nepotistiche in uso nel Molise; si potrebbe tranquillamente parlare di schiaffo in faccia a mano aperta ai tanti giovani, anche molto brillanti, che sono costretti ad emigrare o arrangiarsi per trovare un lavoro “normale”. E in questo senso la vicenda per cui Iorio è stato condannato non sembra essere l’unica, almeno a leggere le cronache anche di questi giorni. «Iorio dovrebbe avere il buon gusto di dimettersi – dice Candido Paglione, coordinatore regionale SEL Molise – anche se le pene accessorie che lo farebbero decadere sono sospese. C’è però una questione di opportunità politica.

Ma quello che ci interessa sottolineare è che la notizia non può non avere ripercussioni politiche e anche di un certo peso. Al di la di quelle che saranno le decisioni di Iorio, appare chiaro che l’impero vacilla, e già se ne erano avuti concreti segnali alle regionali di Novembre. Non è escluso che la vicenda abbia il suo peso politico alle prossime comunali di Isernia e alle ormai pressoché scontate regionali se, come sembra, le consultazioni di Ottobre saranno annullate dal Tar. Maggio, insomma, potrebbe segnare l’inizio di una nuova primavera molisana. Ma il centrosinistra molisano è pronto a raccogliere la sfida? Questo è l’appello che lanciamo all’intera coalizione».

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7 Commenti

  1. per paglione
    se gtaci fai meno danni. del resto se il centrosinistra è rappresentato da te è ovvio che non è pronto a raccogliere nessuna sfida. sei passato da un partito all’altro solo per opportunità politica e nel pd non hai mai lavoerato fattivamente, facendo votare altro. non dimenticarlo, perchè noi non dimentichiamo anche se ora ti ricicli in sel tu e il candidato sindaco di termoli trombto e divenuto cons reg solo perchè aveva bisogno di meno voti per essere eletto.

  2. e bravo sto furbaccgione
    Questo è il gatto, e la volpe è quel furbacchione del suo amico “il Monaco”…e come sanno fare sermoni e moniti!…e bravi!…ma cosa credete che davvero in riva al mare la gente non capisce le vostre manovre?..
    dal PD a SEl solo per i fatti vostri…e li state facendo.
    ma per favore!!!!…siete i nuovi furbi…

  3. x disoccupato
    infatti non vogliamo che vada in galera. Ma certamente non può fare il presidente di una regione. Perchè se verrà condannato con sentenza in giudicato, il Molise sarà stato governato da un malfattore per 5 anni, e questo non è un rischio inaccettabile.
    Saluti

  4. legge
    è vero che in italia c’è la presunzione d’innocenza, ma capisci bene che tra la sentenza già emessa, tutti i rinvii a giudizio e gli avvisi di garanzia che il presidente ha, diventa difficile dargli credito ancora. nel resto del mondo politici, capi di stato e governatori si dimettono per molto meno. ha già fatto oltre 10 anni di governo regionale continuato, senza contare tutte le volte che ha fatto in precedenza l’assessore, per cui potrebbe benissimo andarsene a casa e liberare questa regione dallo iorismo e avere un ateggiamento dignitoso e responsabile. comunque penso che monaco sia esattamente come lo ha descritto “non siamo stupidi”.