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LARINO _ Continuiamo nella denuncia delle cose che non vanno e che colgono la nostra attenzione. Abbiamo letto dell’assoluzione della d.ssa De Palma, moglie dell’on. Di Giandomenico e dobbiamo dire che i suoi avvocati sono stati davvero bravi a scagionarla da ogni accusa. Intanto è stato consumato il reparto di ginecologia del Vietri di Larino, nonostante le promesse del Presidente alle quali ha creduto solo l’assessore Urbano, visto che il sindaco Giardino e il vicesindaco Quici sapevano benissimo come sarebbero andate le cose e così non hanno abboccato. Ricordiamo ancora il dito puntato dell’assessore Urbano ai consiglieri dell’opposizione con l’accusa a quelli di Larino viva di volere la chiusura di questo reparto. Larino viva sapeva benissimo come stavano le cose, ma non perché aveva ed ha la palla di vetro, semplicemente perché legge, si informa, pensa, riflette, discute e, quando è il caso, propone anche.
Come nel caso dei tre operai addetti alla raccolta dei rifiuti alle dipendenze della ditta Mangifesta con la presentazione di una denuncia, di fronte alla indifferenza generale, e di una proposta per la loro riassunzione da parte della nuova ditta addetta alla raccolta. Si chiude un caso e se ne apre un altro, anche questo riguardante il nostro ospedale, riguardante i sei Ota (Operatori tecnici dell’assistenza) della riabilitazione anche loro vittime di una grave ingiustizia. Questi bravi operatori, al 31 dicembre del 2008, cioè allo scadere del contratto non si sono visti rinnovare l’incarico, cosi come è avvenuto per tutti gli altri infermieri, portantini e medici compresi i Fisioterapisti. Nel corso di questi sette mesi hanno consultato più di un avvocato e tutti hanno detto che per la legge devono essere immediatamente reintegrati sul posto di lavoro e con questo parere concordano anche il commissario dr. Giorgetta e il suo consulente legale.

C’è di più, sono state fatte due delibere regionali per la loro riassunzione e, non si sa perché, vengono disattese. Chissà cosa dice il vicesindaco. Non sarà che anche qui applicherà la stessa tecnica, eseguendo precisi ordini di presidente o assessore regionale, per poi intervenire, come ha fatto in altre occasioni, ultima la Fruttagel, quando le cose sono state risolte o non si possono più rinviare. Come dire che c’è chi si preoccupa come e dove trovare quanto è necessario per bandire una tavola e uno arriva puntuale quando c’è da sedersi per mangiare. Ritornando agli Ota c’è da dire che queste persone hanno acquisito nuovi titoli frequentando corsi svolti dall’Asrem, come quello di OS ( operatore specializzato), ove non bastasse tutta la formazione che la Maugeri ha dato loro nel corso del lungo rapporto che hanno avuto quando il Vietri ha avuto la grande fortuna di avere questo prestigioso istituto, cacciato dalla politica regionale con la complicità e l’applauso di quattro di Larino.

Si lo sappiamo bene che lo fanno per accreditarsi alle prossime campagne elettorali. Bene se la delibera 1261 del 28 Non 08 stabiliva un riassetto per l’organizzazione del nostro ospedale, ad oggi le uniche cose che sono cambiate è che si sono chiusi dei reparti che la delibera prevedeva, senza, però, attivare l’altra parte della delibera e, cioè, l’ampliamento del reparto di Riabilitazione con un aumento degli attuali 25 posti letto per arrivare ai 50 indicati nella delibera. I grandi difensori dell’ospedale Vietri non hanno pensato a questo e ad altri aspetti che darebbero dignità diversa alla situazione che vive il nostro ospedale, forse perché presi da troppi altri pensieri e ben più impegnativi, con il risultato di un pugno di mosche in mano.

La verità è che ora ci ritroviamo con due problemi, la messa in discussione dell’ospedale e la perdita di lavoro di persone che sono inserite nella lista di stabilizzazione dei precari della Sanità. Poniamo di nuovo la domanda: il sindaco e il vicesindaco sono informati di questa situazione? Sappiamo che soprattutto il vicesindaco non ama leggere le nostre note ed allora preghiamo l’assessore Avv. Michele Urbano di porre all’attenzione questa nostra denuncia e di stimolarli a darsi da fare.

                                                                                                                                            P.Gianquitto
                                                                                                                                             Larino Viva

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