Petrosino nella bufera di polemiche. Di Michele accusa: suo incarico inutile

TERMOLI – L’incarico di Donato Petrosino, ex segretario comunale del Comune di Termoli ed attuale consulente esterno dell’amministrazione Sbrocca nella bufera delle polemiche. La notifica da parte della Guardia di Finanza di un avviso di conclusione indagine della Procura di Larino per truffa e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale, ha ulteriormente scatenato i veleni. Il Movimento 5 Stelle della città denuncia pubblicamente la vicenda.

“In questo anno abbiamo attaccato il sindaco Sbrocca sull’inutilità e sulla iniquità ma soprattutto poca trasparenza della nomina di Petrosino – ha dichiarato Di Michele -. Abbiamo inviato missive alla Prefettura, alla Procura della Repubblica, allo stesso sindaco con almeno 4 interrogazioni. Oggi la Procura di Larino, mette nero su bianco le nostre verità. A nostro avviso sono state affidate le sorti della nostra città ad un personaggio che non ha mai, dico mai, fatto gli interessi dei termolesi”. 

Il consigliere comunale Nicola Di Michele in una conferenza stampa non fa sconti al sindaco Sbrocca di cui formalizzerà tra breve la richiesta di dimissioni. Nel corso dell’incontro pubblico sono stati affrontati dai “grillini” della città anche altri argomenti. 

“L’Acquedotto Molise Centrale è stato realizzato sulla base di un progetto da 100 milioni di euro – ha spiegato Di Michele -, siamo arrivati al 95 per cento dei lavori e per quel 5 per cento mancante è tutto bloccato e l’acqua non arriva al Basso Molise dove si continua ad utilizzare quella del Liscione. Abbiamo interessato Del Grosso per portare in Parlamento la questione”.

Di Michele ha anche denunciato la poca trasparenza digitale dell’attuale amministrazione comunale termolese. “Allo stato non si riesce ad avere un documento, non si riesce a leggere una delibera dello storico – ha proseguito – da quando è stato fatto il passaggio del servizio alla ditta ‘Pa digitale’. C’è l’oggettiva impossibilità di accedere a quei dati”.