La zona del Crocifisso
TERMOLI – In Irlanda e in Spagna hanno iniziato ad abbattere le centinaia di migliaia di case vuote costruite durante la bolla immobiliare e mai vendute, nel tentativo di far aumentare il valore delle case già esistenti e dare così fiato all’economia. Qualcuno dovrà pur avere il coraggio di dire però che quelle case sarebbe stato molto meglio non costruirle perchè, citando Beppe Severgnini: “Basta villini, villette, palazzine e palazzotti: chi li compra, con tutto l’invenduto che c’è?

Questo è il tempo di demolire, ricostruire, ristrutturare. In questi tre verbi c’è benessere, buon senso e futuro. I palazzinari non lo capiranno mai”.

Lo scempio di una delle ultime zone verdi di Termoli presso la chiesa del Crocifisso è solo l’ultimo esempio dell’incapacità di capire che ambiente significa salute, benessere ma anche economia sostenibile nel tempo a vantaggio dei cittadini contro la speculazione che distrugge un territorio, sottrae risorse a chi vi vive per l’arricchimento di pochi.

Sinistra Ecologia Libertà Termoli

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1 commento

  1. la memoria
    Nel gennaio 2009 alla Conferenza di Siviglia il sindaco di Lione, una intelligentissima signora, riferì a tutti i delegati che interi quartieri erano stati demoliti in nome dello sviluppo compatibile e contro speculazione e aggressione urbanistica. Chi c’era non può dimenticarlo; anzi sono convinto che abbia la maturità e l’onestà mentale di saperlo.