Sulla sanità in Molise, il Senatore Astore chiede commissariamento urgente

ROMA _ “Il Governo non ritardi ulteriormente il commissariamento della sanità molisana per evitare ulteriori disagi e danni ai cittadini”. L’intervento statale non è la soluzione auspicabile, ma per il senatore dell’Idv, Giuseppe Astore è “l’unica strada percorribile di fronte al caos imperante e all’ingente sperpero di risorse”. “Il Commissario – sottolinea Astore – non è il toccasana, anzi bisogna vigilare affinché calcoli ragionieristici penalizzino ulteriormente le nostre popolazioni. Ciò nonostante, le cronache quotidiane ci riportano del caos imperante da Termoli a Venafro, passando per Campobasso: reparti senza personale, chiusure senza criteri che mettono pezzi di Molise l’uno contro l’altro, strutture convenzionate senza fondi, dipendenti demotivati e illusi da false promesse demagogiche, liste d’attesa che aumentano vertiginosamente e soprattutto deficit incontrollabile che nel 2009 raggiungerà i 100 mln di euro”. La sanità della ventesima regione e’ in “agonia” e per questo Astore chiede a a Palazzo Chigi di accelerare la decisione già presa dal tavolo tecnico interministeriale.

“Gestioni allegre e clientelari, sperpero di denaro, servizi e reparti inutili creati per sistemare parenti, mancanza di un progetto di riordino e di qualificazione hanno avuto il solo risultato di sperperare ingenti risorse senza diffondere la necessaria cultura del cambiamento.

Esattamente dieci anni, un manipolo di sconsiderati capeggiati da Michele Iorio si oppose ad un nuovo modello di sanità, all’avanguardia per concetti e filosofia guida. Se avessimo fatto all’ora quello che dovremo fare, e anche in maniera traumatica, oggi avremmo risparmiato centinaia di milioni di euro prelevati ingiustamente ai cittadini. La sanità regionale è allo sbando, abbandonata dalla destra. Allora è opportuno non procrastinate ulteriormente la decisione del commissariamento, per tentare di arginare una deriva che costa ai cittadini in termini di tasse e di disservizi”.