Stefano Sabatini
CAMPOBASSO _ Il Presidente Stefano Sabatini e il direttore generale di Molise Acque Giorgio Marone hanno definito, nei giorni scorsi a Roma, un protocollo di collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con il dipartimento per l’igiene delle acque interne. In particolare con il responsabile della struttura, il dottor Massimo Ottaviani hanno discusso ed esaminato le recenti questioni inerenti la presenza di trialometani nell’invaso del Liscione nel periodo natalizio.

“Il dottor Ottaviani – dichiara il presidente di Molise Acque Sabatini – ha confermato che tale fenomeno probabilmente da addebitare esclusivamente alla presenza di materiale organico e alla sua reazione con il cloro usato per la potabilizzazione delle acque. Tali conclusioni , tuttavia, saranno suffragate da appositi studi, analogamente a quanto avvenuto per un caso simile in un invaso in Emilia Romagna. Ad ogni buon conto l’istituto Superiore della sanità fornirà sull’episodio e sulle sue cause una relazione tecnica a Molise Acque in modo da poter avere chiarezza e soprattutto evidenze scientifiche non soggette alla mutevolezza di questa o quella opinione. Ma non ci siamo voluti fermare qui. Con l’Istituto Superiore per la sanità costruiremo un rapporto duraturo che andrà oltre il singolo caso.

A questo proposito abbiamo già definito una ipotesi convenzionale che ci permetterà di avere costantemente al nostro fianco l’Istituto Superiore di Sanità e monitorare in modo continuativo la qualità delle acque che la nostra Azienda fornisce ai cittadini molisani. Mi sembra un passo di grande rilievo e la risposta migliore che si possa dare anche alle tante, e spesso inutilmente malevole, strumentalizzazioni che abbiamo ascoltato in questi giorni. Con questo accordo oltre ad avere il supporto di un istituzione di grande prestigio e caratura scientifica pensiamo di ridare la piena serenità ai cittadini e agli utenti molisani, serenità spesso turbata ad arte da operatori cinici interessati solo a trarre un ritorno personale e personalistico da ogni episodio”.

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2 Commenti

  1. Per favore basta.
    Consiglierei alla Molise Acque di non perseverare in ridicole giustificazioni. Un qualsiasi tecnico del settore vi dimostrerà le cause e le responsabilità di quanto accaduto, che coinvolgono anche L’ASREM e l’ARPAM ognuno per le proprie omissioni e/o inefficienze. Sarebbe stato molto meglio riconoscere, invece di enunciare, a giustificazione, cose che hanno ulteriormente allarmato la popolazione, l’accaduto e ricorrere agli opportuni interventi sull’impianto di potabilizzazione, che molto probabilmente ancora oggi sono stati eseguiti con completezza, o meglio i filtri a carbone attivo sono stati sostituiti ono oppure si sono incrementati solamente i lavaggi?.

  2. Concordo con CLQ il quale, peraltro, mi pare alquanto addentro alla materia specifica e buon conoscitore dell’ambiente. Anche nel gennaio 2003 Molise Acque, allora si chiamava ERIM, fu coinvolta dall’alluvione del Basso Molise per presunti errori gestionali; intervenne una “benevole” relazione da Roma per tirarla fuori dall’impaccio. Mi pare che oggi si voglia ripetere tale copione; ma temo che in questa circostanza si sia superato ogni limite.