TunnelPark

TERMOLI – Sembra prossima l’aggiudicazione dei lavori della grande opera di riqualificazione urbana (parcheggi, teatro, tunnel, ecc…) nei pressi dell’area storica di Termoli. Il progetto di 19 milioni di euro di cui 5 milioni di fondi pubblici, prevede grandi ed impegnative opere, tra cui il “famigerato” tunnel, che secondo i piani dell’Amministrazione dovranno essere compiute in 3 anni.

Ritengo che, come per tante opere pubbliche, soprattutto nei centri abitati, non sono da escludere imprevisti tecnici-amministrativi durante l’esecuzione dei lavori, con il rischio reale che Termoli, nella sua parte più interessata al turismo, possa trovarsi “impantanata” con opere incompiute.

Non è surreale pensare il generarsi di infiniti contenziosi tra l’ente appaltante e l’impresa esecutrice dei lavori, con tutte le conseguenze sia economiche che ambientali e modificazioni dei luoghi. Immaginiamo solo per esempio che i lavori per il tunnel vengano sospesi, e realizzati solo per la prima parte fino ai piedi della Torretta. In tal caso, in attesa di definizione e risoluzione delle cause, l’opera si presenta utile solo come grotta artificiale per i futuri presepi viventi.

Volendo continuare a pensare in positivo, posso solo sperare di sbagliare e che quanto sopra non avvenga, comunque propongo, accettando scommesse, di: offrire 25 pranzi (quanti sono i consiglieri e gli assessori comunali) a chi pensa e ottiene che le opere in progetto vengano realizzati nei modi e nei tempi (tre anni) indicati dall’Amministrazione. In caso contrario mi accontento di un caffè.
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2 Commenti

  1. ingegnere
    Caro Nicola ho letto l’articolo e condivido le perplessità manifestate ma permettimi la seguente osservazione. Credo che l’attenzione debba essere spostata sull’utilità dell’opera. Se si ritiene che la sua realizzazione possa realizzare una svolta della città in modernità, funzionalità, fruibilità e vivibilità allora non ci sono dubbi, conviene senz’altro procedere con l’appalto, mettere in campo tutte le strategie di prevenzione e controllo per scongiurare le problematiche che hai evidenziato ed incrociare le dita. Se questa opera non è strategica per la cittadina allora si è ancora in tempo per utilizzare quella importante somma in altro modo. Il problema è chi deve, o chi avrebbe dovuto, fare l’analisi preventiva dell’impatto dell’opera sull’economia cittadina? C’è stata quella partecipazione democratica tante volte promessa? Non ho visto tavole rotonde, assemblee di professori, tecnici e urbanisti o dibattiti pubblici necessari ad illustrare i pro e i contro di una scelta progettuale di un’opera che per l’importante impatto, cambierà nel bene o nel male la vita di questa realtà.
    Marco Sciarretta

  2. SOGNAMO GREEN
    Molto bello e moderato l’intervento dell ing sciarretta, che va al nocciolo del problema.( LA VERA UTILITA’ DELL’OPERA)
    Secondo me nella migliore delle ipotesi in cui i lavori procedessero spediti senza ocntenziosi e portati a termine, quest’ opera , forse utile per 30 giorni all’anno, andrà a sovraccaricare ulteriormente il traffico cittadino su via milano e via dante( scarichi, rumori, traffico), senza la sicurezza che la popolazione utilizzi il famoso parcheggio sotto u chian di sand anton’- PENSIAMO A VIA CAMPANIA-
    Tralascio gli aspetti strutturali, urbanistici e di staticità, di non ultima importanza
    NON SAREBBE MEGLIO POTENZIARE LA MOBILITA’ VERDE PER IL CENTRO, con bici elettriche, autobus elettrici, ed usare quei soldi per un tapis roulant/ascensore per alleggerire la salita “del panfilo”in quei fatidici giorni???MAGARI PENSARE AD UN MULTIPIANO AL PORTO, COSI DA FAVORIRE L’ESODO DELLE AUTO VERSO RIO VIVO E L’ACCESSO ALLE SPIAGGE A PIEDI O CON BIKE SHARING O CON NAVETTE ELETTRICHE??? UN SALUTO A TUTTI