Per quanto invece riguarda Termoli, la situazione è alquanto nebulosa. Dopo le pompose dichiarazioni di Marchionne, riguardo agli aumenti di produzione in Italia, non si è avuto alcun segnale sulle missioni produttive del nostro stabilimento. Noi purtroppo, apparteniamo alla galassia di stabilimenti fornitori di Fiat e siamo quindi in concorrenza per la fornitura, ma rispetto ad altri stabilimenti abbiamo prodotti (cambio e motore) che nell’ottica delle ormai prossime autovetture ibride, non sappiamo quale spazio possano ancora avere. Inoltre va messo in evidenza il fatto sconcertante che a causa del buco di bilancio regionale, crescerà inevitabilmente la pressione fiscale (Irap, Irpef) sulle aziende presenti nella nostra regione e quindi, è facile immaginare quali ripercussioni potrebbe avere tale evento sullo sviluppo e l’occupazione del territorio.
Da questa analisi, nasce una necessità stringente: bisogna mettere in piedi un incontro tra Organizzazioni Sindacali – Azienda FPT – classe Politica Regionale, presso l’Assoindustria del Molise, con la partecipazione del presidente del nucleo industriale di Termoli (abbiamo molte domande da rivolgergli), per definire con chiarezza la situazione. Urgono risposte chiare, ora non ci sono più alibi, vogliamo sapere come Termoli verrà inserita nello scenario produttivo Fiat, dopo il lancio dei nuovi prodotti. La Uilm non intende partecipare a sterili riflessioni ideologiche che riteniamo distolgano l’attenzione dal vero problema che oggi è l’occupazione e lo sviluppo del territorio. Siamo invece impegnati ad aprire un dibattito, con tutte le forze in gioco, per trovare soluzioni praticabili, ad eventuali problematiche che frenano i processi di sviluppo industriale. Rimanere in perenne attesa di cosa farà l’azienda, cincischiando nel frattempo su quanti giorni di ferie bisogna fare, non regge più.
La segreteria e la RSU UILM-UIL