LARINO _ È stata protocollata, ieri 3 novembre, una lettera scritta dal consigliere Pasquale Di Lena, indirizzata al Sindaco di Larino, dr. Guglielmo Giardino, e, per conoscenza, a tutti i consiglieri comunali. Di Lena, facendo riferimento ad un’altra lettera inviata il 3 Aprile di quest’anno, ricorda al sindaco gli impegni presi per la convocazione di una conferenza di servizio riguardante la istituzione dell’Università dell’Olivo e dell’Olio del Mediterraneo, a Larino, nel Palazzo del vecchio Seminario, ubicato di fronte al Duomo. Pasquale Di Lena ha pensato a questa istituzione 12 anni fa, ponendola all’attenzione della Associazione Nazionale Città dell’Olio e alla Regione Molise per uno studio di fattibilità, impegnandosi anche a trovare le risorse per il recupero di una struttura adatta ad ospitarla. Recentemente, resosi conto dei continui rinvii per una decisione definitiva e dopo che la stampa nazionale ha riportato la notizia che ad Imperia si stava pensando ad una analoga istituzione universitaria, ha cercato di rilanciare il progetto attraverso i media molisani.
Il rinvio, sine die, incomprensibile, della conferenza di servizio e le voci di un possibile cambiamento di destinazione d’uso della struttura da parte del Vescovo di Termoli-Larino, hanno fatto decidere al consigliere Di Lena di scrivere nuovamente al Sindaco Giardino per ricordargli l’impegno preso e per non perdere ulteriore tempo utile nel rilanciare l’iniziativa della conferenza di servizio e per non portare il Vescovo a prendere decisioni diverse. Nella lettera, inoltre, si ricorda anche un’altra idea: rendere Larino, conseguentemente alla istituzione della richiamata Università e di un’Enoteca Regionale, “Luogo eletto del Gusto e delle Bellezze del Molise”, senza dimenticare il circondario e, in modo particolare, l’area del cratere, con la possibilità di un progetto fortemente impegnativo, ma come tale risolutivo, qual è quello riportato con un articolo pubblicato da “Il Ponte”, nel numero di settembre u.s., riguardante la possibilità di rilanciare l’agricoltura con le produzioni biologiche, all’interno di un distretto capace di comunicare sia con quelli dell’area, che con i soggetti esterni alla stessa.
Un”Distretto agricolo biologico” per aggredire il mercato e non subirlo, per creare rapporti stretti con i consumatori del mondo e rendere una vasta area immagine di ambiente sano, biodiversità e eccellenza dei prodotti, come dire, punto di riferimento di un turista esigente e capace di far vivere la zona di altre iniziative imprenditoriali e di nuove professionalità. Idee progettuali, come la stessa “Olivoteca d’Italia”, “funzionali alla necessità e all’urgenza di un rilancio della nostra agricoltura, da anni in profonda crisi ed ora con il rischio che la stessa diventi irreversibile; alla possibilità di dotare il pubblico ed il privato di una strategia di marketing nel campo dell’agroalimentare e del turismo, essenziale per superare ogni improvvisazione ed ogni spreco.” Idee progettuali che servono a contrastare la politica dell’accentramento, come dimostra l’impressione di una volontà dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, di realizzare l’Enoteca a Campobasso e che possono dare vita una progettualità a 360°, non più rinviabile, che tenga conto delle peculiarità del territorio e delle sue enormi potenzialità nel campo dell’agroalimentare e del turismo.
Un modo che, ancora una volta, conferma il modo di pensare, del consigliere Di Lena, il governo e l’opposizione e, in questo senso, dà piena collaborazione e tutto quanto è possibile delle sue capacità e possibilità. Impegno e idee al servizio della comunità larinese. Questa è la strategia politica che si è data Larino Viva fin dal suo nascere, spronando il confronto e lo scontro politico sulla progettualità pur mantenendo distinti i ruoli tra maggioranza ed opposizione.
