RICCIA _ La maggioranza dell’amministrazione comunale di Riccia, in pieno accordo con la minoranza e con i cittadini, ha approvato il regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale dei nuovi impianti di telecomunicazione per la telefonia mobile e per le trasmissioni in standard DVB-H, radiotelevisivi e di radiodiffusione, al fine di tutelare la popolazione dalle emissioni elettromagnetiche. In base alla “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici” (art.8, comma 6 della legge 22 febbraio 2001, n.36), e alla legge della Regione Molise (10 agosto 2006 n.20) “Norme per la tutela della popolazione dall’inquinamento elettromagnetico generato da impianti di telecomunicazione e radiotelevisivi, come modificata dalle leggi n.14/2007 e 11/2009), il Comune di Riccia ha individuato, nell’ambito territoriale, le aree “sensibili” e quindi inidonee alle installazione degli impianti generatori di elettromagnetismo, come le scuole, le strutture sanitarie e le aree gioco, e poi ha individuato le aree a installazione condizionata. Sostanzialmente l’intero comune.

Nello specifico, nelle aree “sensibili” non possono essere installate altre antenne; mentre nella restante parte del territorio, sotto stretti vincoli dell’amministrazione comunale, diventa molto complicato poterne prevedere di nuove. Per quanto riguarda le installazioni già autorizzate, si fa presente che l’amministrazione comunale ha richiesto l’intervento dell’Arpa Molise (Agenzia regionale per la protezione ambientale), cioè l’organo preposto a verificare il rispetto dei valori limite relativi alle emissioni elettromagnetiche. In seguito al monitoraggio, da parte di questo ente, dei valori registrati nelle zone prossime a quelle di ubicazione delle antenne di Riccia, va constatato che l’esito di questi controlli è stato molto positivo: in sostanza è stato accertato che i valori registrati si collocano ad un livello abbondantemente inferiore alle soglie minime previste dalla normativa vigente.

Se la soglia minima, stabilita dalla legge nazionale, di divieto per nuovi impianti è 6 volt al metro, nei rilievi è stata verificata la presenza di 0,1 di emissioni elettromagnetiche, enormemente al di sotto della soglia prevista. Il massimo punto registrato è di 1,2. Questo può rassicurare la popolazione, in base ai dati ufficiali non c’è assolutamente nessun pericolo per la comunità. Inoltre è stata installata una centralina di controllo in continuo della soglia di emissione.

E’ stato poi adottato, in chiave futura, un regolamento sul quale fare affidamento. Soddisfatto il sindaco di Riccia, Micaela Fanelli: “Per noi la salute dei cittadini viene prima di ogni altro valore e bene da tutelare, comprese le legittime istanze degli imprenditori e le necessità di miglioramenti tecnologici che anche esistono. Ma prima la salvaguardia del bene-salute e poi le altre necessità. Questo continua Fanelli – significa equilibrio nel rilascio delle autorizzazioni e massimo controllo che adotteremo e continueremo ad adottare sotto l’intero territorio comunale. Questo regolamento – conclude – ancora una volta ci pone all’avanguardia dei Comuni che si sono dotati di propri strumenti appunto per tutelare al meglio i propri cittadini”.

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