Marco Verna
COLLETORTO _ La sua eco ha fatto il giro dell’Europa oltre che nel Molise e in Italia. L’ultimo progetto finanziato dalla comunità europea a Colletorto ha suscitato interesse in modo trasversale in tutte le istituzioni. Che Colletorto sia il candidato leader di misure il cui impatto geografico copre distanze di migliaia di chilometri è un fatto importante, di orgoglio oltre alla concreta possibilità di sviluppo che esso offre. Il solo dato di ritrovarsi fra più di 600 candidati ed essere scelti tra i 36 vincitori di misura, al 17esimo posto dice tutto sull’originalità del progetto, sulla cantierabilità, sulle possibilità di ammordenamento delle strutture oggetto dell’azione.

Un punto di forza in più se si considera che i vincitori di misura sono rappresentati da capitali europee come Madrid e Roma, associazioni Internazionali, regioni e province europee. Colletorto infatti rappresenta un’eccezione di fronte ad enti ed istituzioni di milioni di cittadini. La sua approvazione è in netta controtendenza rispetto al dato del mancato utilizzo di fondi europei che in molte aree del mezzogiorno purtroppo è in crescente aumento.

Se si considera che il riconoscimento ottenuto è formalmente propedeutico alla possibilità di candidatura in misure gerarchicamente sovraordinate, questo risultato acquista un valore doppio perché permette di poter saltare a piè pari gli ostacoli di ordine burocratico tra chi richiede il finanziamento e chi lo concede, in questo caso l’Europa. A settembre ( mese di apertura e chiusura dei termini per la candidatura ) sarà presentato un progetto che ha come obiettivo quello di inserire il Comune di Colletorto tra i punti di riferimento principali in materia di cooperazione europea. In questo modo Colletorto risulterà il punto di approdo naturale per tutte le realtà europee, remote e non, come partner o leader ( lavoriamo per rafforzare il secondo status ) di misure attinenti alle possibilità di sviluppo del nostro territorio, naturalmente intese in via sostenibile.

“Sistema turistico rurale and cookery tours” rappresenta un ottimo punto di partenza come già ripetutamente spiegato per chi vuole creare una forma di offerta turistica legata alla terra, legata al territorio inteso come fonte di inesauribili risorse quali quelle di cui siamo circondati. Da questa misura, propedeutica di altre con notevole impatto finanziario, si possono ottenere i risultati necessari alla rivalutazione del paesaggio naturale sotto il profilo turistico e quello enogastronomico, della ricettività, dell’accoglienza, ma anche e soprattutto sotto il profilo più diretto ed essenziale che è quello di creare ed offrire risorse in un momento critico come quello della lentissima ripresa economica di questi mesi.

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