TERMOLI _ L’Amministrazione comunale ha risposto tempestivamente all’emergenza acqua con una ordinanza divulgata ai media locali e con una gestione attenta ed oculata ha determinato un miglioramento della situazione economico-finanziaria dell’ente. E’ quanto emerso oggi dalla conferenza stampa di fine anno tenuta dal Sindaco Di Brino e dagli assessori della sua Giunta.

Nel corso dell’incontro il primo cittadino ha sottolineato come al momento del suo insediamento ha trovato una situazione economica pesantissima come pagamenti per 6 milioni di euro a ditte che attendevano la liquidazione da oltre un anno a fronte di una disponibilità di cassa di 200 mila euro e con i conti postali pignorati.

“Noi stiamo chiudendo l’anno senza alcuna anticipazione di cassa _ ha sottolineato Di Brino _, stiamo pagando i fornitori, gli stipendi ai dipendenti e le tredicesime. Il prossimo anno contiamo di fare il salto di qualità”. Di Brino ha annunciato di voler rimettere in discussione l’accordo chiuso con Sorgenia, società della centrale turbogas, dall’ex Sindaco Greco per circa 5 milioni di euro inseriti nel bilancio comunale.

“I soldi sono arrivati da Sorgenia _ ha detto il Sindaco _ direttamente in Comune senza passare per il conto di Assoservizi. Tali fondi sono stati usati non per opere pubbliche e ristoro come previsto ma per coprire il bilancio corrente. Per quanto riguarda le polemiche sull’Inpdap, invece, si tratta di restituire all’ente previdenziale i contributi sospesi per via del terremoto dei dipendenti municipali. Somme ammontanti a 6 milioni di euro in 5 anni che dovevano già essere accantonate per tale scopo dalle precedenti amministrazioni comunali per cui non si può addebitare a questa Giunta tale mancanza”. Sull’emergenza acqua, invece, Di Brino sottolinea che l’acqua: “non è contaminata da colera ma trialometani” e l’Amministrazione ha fatto il suo dovere.

Il Sindco sulla questione ambiente e tutela del territorio ha detto no ai 10 biodigestori anaerobici che saranno realizzati a partire dal 2011 nell’area industriale del Basso Molise a servizio dello Zuccherificio di Termoli.

Secondo i programmi tre biodigestori saranno costruiti all’interno dell’impianto mentre altri 7 all’esterno ma tutti a servizio dell’azienda saccarifera.
Il progetto non ha trovato il “placet” dell’Amministrazione comunale che ha sottolineato di essere contraria.

“Si tratta di impianti da 1 megawatt _ ha detto il primo cittadino Antonio Di Brino _ ma che non se ne farà nemmeno uno in questa zona. Termoli ha già dato”.

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