Francesco Roberti
Francesco Roberti
TERMOLI _ Leggendo l’analisi fantasiosa partorita da un giornalista locale su alcuni organi di stampa, sento il dovere, visto l’argomento, di effettuare delle controanalisi, al fine di informare il lettore sulla verità dei fatti.
Onde evitare di far affaticare qualche personaggio più o meno occulto in sterili esercizi di dietrologia politica, posso garantire che la maggioranza di cui mi onoro di far parte, oltre ad essere saldamente unita, risulta altresì fortemente motivata, inoltre, a scanso di equivoci, mi preme chiarire che non esiste alcun intergruppo trasversale alla maggioranza. Fatta tale premessa e visto gli inquietanti accadimenti di questi ultimi giorni, certamente a qualcuno fortemente interessato, farebbe piacere distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica, più verso le sterili beghe di palazzo, peraltro inesistenti, anziché sugli effetti prodotti da una siffatta scellerata scelta dell’utilizzo del depuratore consortile.

E’ vero in politica come nella vita i numeri hanno un significato, ma a me personalmente non appassiona correre dietro alla cabala o a qualche assioma dell’oniromanzia, e se una certa stampa abbia voluto necessariamente cogliere non si sa poi quali segni premonitori, per quanto mi riguarda chi è stato eletto dopo essersi sottoposto al giudizio dell’elettore, se chiamato a votare in un consesso comunale su certi argomenti, deve anteporre agli interessi della casta quelli della collettività. Considerata la sagacia di chi grazie ai suoi poteri onirici, si sforza di interpretare le azioni altrui, quando sarebbe meno faticoso chiederne direttamente conto, se non fossi “politicamente navigato”, mi verrebbe da ipotizzare che dietro a tali vicende, con un’operazione da quarto potere, si potrebbe celare un’organizzazione tesa a difendere i segreti di uno scandaloso “trash-gate”. Sicuramente se in una vicenda del genere ci scappasse anche il morto, si potrebbe raccontare dell’esistenza di un intrigo internazionale di eco-balle, degno di un thriller, che diverrebbe un best seller, facendo invidia persino al geniale Alfred Hitchcock. Ma per fortuna considerando che ci troviamo a Termoli, e conoscendo gli interpreti della vicenda, sarebbe più facile rappresentare i fatti come una divertente commedia di De Filippo dal titolo: “Tra acqua e fanghi una vita da sogni”.

Certi giornalisti dovrebbero tenere a mente, che dietro l’espressione di voto, è racchiusa la democrazia, mentre la coerenza politica, passa attraverso i programmi elettorali che colui che si candida accetta e sostiene durante tutta la consiliatura; pertanto io sostengo e sosterrò la difesa di questo territorio e gli interessi di questa collettività.

Per troppo tempo forse siamo stati abituati a pensare, che lo stereotipo del consigliere comunale di queste parti, debba essere quello del burattino silenzioso e ubbidiente e non un individuo pensante. Orbene è giunto il momento di informare l’opinione pubblica, che i tempi sono cambiati e che questa amministrazione si distingue dalle precedenti anche per essere composta, prima ancora che da consiglieri comunali, da donne e uomini liberi di pensare.

 Dal canto mio, il programma elettorale che ho sostenuto e sostengo, resta racchiuso nello slogan “Meglio Basso!” Per cui concludo dicendo, che chi è cresciuto amando questa città, non deve possedere alcuna capacità divinatoria per coglierne il significato.

 ing. Francesco Roberti
consigliere comunale del PDL

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