TERMOLI _ La Polizia Provinciale ha prelevato documenti al Cosib di Termoli ed effettuato una serie di rilievi e prescrizioni sull’attività legata al depuratore di Termoli riportate in una lunga relazione trasmessa alla Procura della Repubblica di Larino. E’ quanto emerso oggi pomeriggio nel corso della conferenza stampa organizzata dal Presidente della Provincia di Campobasso Nicola D’Ascanio sul Cosib di Termoli. D’Ascanio si è presentato all’appuntamento, iniziato alle 16, con tutta la Giunta al completo e periti chimici. A suo dire il Corsorzio avrebbe violato la legge del 2004 secondo cui il Nucleo deve fornire supporti alle aziende mentre l’attuale depuratore dell’ente accoglie rifiuti extraregionali che constituiscono il 90 per cento dell’attività dell’impianto. 

Secondo quanto appreso dalla Polizia provinciale l’Accordo tra il Nucleo industriale e la ditta Dg-Eco è soltanto verbale, non ci sarebbe  nessuna convenzione scritta. Sempre secondo quanto riferito in conferenza, il regolamento che disciplina l’attività dell’ampliamento ed il conferimento dei nuovi rifiuti prevede che lo sversamento di residui ordinari venga disciplinata da convenzioni con le ditte incaricate. 

Inoltre la Provincia sottolinea che non c’è stato un adeguato stoccaggio dei fanghi almeno per i primi mesi del potenziamento dell’impianto. Il perito chimico ha parlato di 11 rilievi e prescrizioni per l’impianto. I residui liquidi che arrivano dalle province di Napoli, Benevento, Caserta, Foggia, Latina e Taranto sono speciali e non pericolosi mentre per quanto riguarda le società che conferiscono tra cui la  Dg-Eco per il 90 per cento, nessuna è iscritta all’albo dei conferitori.

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