La sentenza dei giudici amministrativi è prevista tra 2 settimane

Cosib Termoli: Luigi MascioTERMOLI _ La Provincia di Campobasso ha ritirato il ricorso contro l’elezione a presidente del Cosib di Luigi Mascio, sindaco di Portocannone. La conferma è giunta oggi pomeriggio dallo stesso primo cittadino del paese che, a conclusione dell’udienza di merito svoltasi oggi al Tar Molise sulla vicenda, è venuto a conoscenza della decisione dell’amministrazione guidata da Rosario De Matteis. Stralciata, inoltre, la posizione di Fernanda De Guglielmo, capogruppo Pdl al Comune di Termoli che aveva accettato l’incarico nel direttivo del Consorzio industriale in assenza dall’assemblea dell’ente del sindaco di Termoli Antonio Di Brino. Per quanto concerne la sentenza di merito del Tar Molise non sarà depositata prima di 2 settimane.

La posizione di Luigi Mascio, in ogni caso, e’ attualmente diversa da quella di qualche mese addietro allorquando era ancora in piedi l’azione legale della Provincia.

Sulla vicenda il sindaco di Termoli Antonio Di Brino ha sottolineato di voler pensare alle modalita’ di gestione del Consorzio, al destino delle imprese della zona molte delle quali in difficolta’ piuttosto che accanirsi sull’azione legale contro il Cosib. Il ricorso del Comune di Termoli è stato discusso in mattinata dall’avvocato Folliero, amministrativista molto noto che ha chiesto l’annullamento degli esiti della seduta assembleare del Consorzio durante la quale è stato nominato Mascio a Presidente del Consorzio. L’elezione è avvenuta il 16 febbraio scorso.

Mascio, nel corso della seduta, fu votato da 7 esponenti del direttivo mentre in 9 si astennero tra cui il Sindaco di Termoli Antonio Di Brino.

La vicenda, finita al centro di violentissime polemiche, sfociò nei due ricorsi al Tar Molise: uno della Provincia all’epoca guidata da Nicola D’Ascanio ed uno del Comune di Termoli affidato all’avvocato Follieri. I giudici amministrativi lo scorso 26 marzo diedero seguito alla richiesta di sospensiva della nomina avanzata dall’Amministrazione comunale di Termoli di conseguenza l’incarico di Mascio è stato “congelato” in attesa del pronunciamento definitivo. Oggi gli stessi giudici sono chiamati a decidere in via definitiva sulla validità e legittimità o meno della nomina di Luigi Mascio a Presidente del Cosib. La decisione, secondo i legali delle parti, non è prevista prima di 2 settimana. Dunque a metà novembre si potrà conoscere il “verdetto” e, dunqe, sapere se Mascio è legittimato o meno a fare il Presidente del Consorzio.

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4 Commenti

  1. la storia di un sindaco fanfaniano-ora presidente del cosib (l’ente tranne un breve periodo “de l torto è stato il feudo indiscusso d”i coteca rossa buonanima”1°parte
    lontano 1972 innagurazione del nucleo industriale di termoli.il nostro sindaco albresh era solo un ragazzo giovane che seguiva il padre allora uomo di fiducia del condottiero nostrano del baso molise quel” coteca rossa,poi passato alla storia con altro nome d’arte “sebastiano rosso”,il condottiero imperava sia a termoli che a montecitorio,le sue truppe erano d’appertutto ,il fidato “ricomincio da tre motto della sua prima elezione al parlamento nel 1983,dominava nella nuova regione molise e tutto filava liscio. i presidenti si seguivano al cosib,il grande avvocato piccolo di statura,o professore di diritto della navigazione,poi altri peones,ma tutti sotto lo sguardo oculato del” coteca rossa ma da ora in avanti lo chiamiamo con il suo pseudonomo usato sui gioirnali molisani sebastiano rosso”.alla fine degli anni 80 ecco il primo intoppo(giudiziario ne paga le conseguenze il direttore,ma tutto ricomincia da capo).un caw boy nostrano ne diventa il deus macchina ma non amministrativo lui è operativo.si suggueno i tempi e zeb
    macayne approda ad altri lidi.arriva un altro ex fanfaniano doc da campobasso anche lui avvoccato illustre e per poco non sfiora l’elezione a deputato,lui uomo forte di” Sebastaino Rosso” su campobasso ora dirige anche a Termoli.

  2. la storia del sindaco albresh 2 parte
    eravamo rimasti all’arrivo del suocero del candidato del centro sinistra alle elezioni regionali del 2011,lui va e comanda e amministra ormai da tempo zeb è altrove ma allo stesso tempo nulla cambia si cerca un termolese o quanto meno un basso molisano,il basso termolese gli piace l’idea ma deve fare i conti con gli altri ed ecco che nel frattempo a”port cangiari” sale al soglio” il figlio di carlucc.combatte la sinistra e vince pure il candidato del pino regionale(ex feudatario di portcangiari),che scompare da quel dì
    dalla scena politica tornando ai suoi studi e al segretariato della comunità montana del cigno),un evento per gli arbresh ora il nucleo è vicino.

  3. il sindaco albresh 3 parte
    salito al difficile soglio del comune più difficile del mondo da amministrare, ecco che cerca in tutti i modi di ripercorrerre i passi dei grandi .lascia altri impegni come il credito cooperativo e si butta a capofitto ,nell’impresa ha come alleato il caw boy termolese, e sicuro di sè attacca .termoli è sbandata cè
    il notaio,i suoi incaricati non esperti lasciano il campo , la provincia del bel nicola è in crisi d’identità i sindaci limitrofi si accordano ed ecco dal cilindro l’arbresh al comando.Guglionesi come nel calcio si eclissa(il suo sindaco allenatore si affida al nostro don albresh,e l’altro di peso da san martino medita anche lui calcisticamente (ex giocatore con qualità da bomber)di difendere la posizione aspettando tempi migliori.chi ci rimane male e il bassuccio termolese che impugna e va all’attacco.

  4. il sindaco albresh 4 parte
    arriva la provincia e il suo presidente ritirano il ricorso ed ecco che la sola termoli è rimasta a difendere le prerogative di un nucleo che per quasi la totalità è sotto termoli e il suo prg.
    risultato finale:Presidente provincia (ex giocatore di serie c)sindaco di guglionesi (ex calciatore e allenatore) sindaco di campomarino (ex calciatore calcio a 5)-sindaco di san martino (ex calciatore) contro
    sindaco di Termoli (panchina sanitari al seguito della scuadra )risultato 4-1 .e il nostro resta presidente .