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Ambulanti in rivolta. La Confesercenti condanna: “Si sta perpetrando in queste ore una autentica vessazione nei confronti di migliaia di piccoli esercizi commerciali”. TERMOLI _ Dal 29 luglio nessuno potrà più vendere o somministrare alcolici su spazi ed aree pubbliche diverse da pertinenze di ristoranti o bar. E’ la nuova legge comunitaria n. 88/2008, approvata a fine giugno dal Parlamento, che vieta la vendita di vino, birra e altri alcolici durante sagre e manifestazioni all’aperto, e che limita molto l’operatività degli ambulanti. Le sanzioni pecuniarie per i contravventori sono severissime e vanno dai 4.000 ai 30.000 euro, oltre alla confisca delle merci e delle attrezzature. Dell’approvazione della norma, peraltro, non si sentiva alcuna esigenza, considerato che la somministrazione delle bevande alcoliche è già vietata dalla legge a chi non sia titolare dell’apposita licenza di pubblica sicurezza.   A livello nazionale Confesercenti ha detto: “Si sta perpetrando in queste ore una autentica vessazione nei confronti di migliaia di piccoli esercizi commerciali”. Il divieto, nato per combattere giustamente la vendita e la somministrazione illecita di bevande alcoliche – specialmente negli orari notturni – rischia invece di sacrificare ad un anacronistico proibizionismo centinaia di operatori del commercio ambulante.

Dell’errore il legislatore si è già reso conto, ma pare non sia in grado di fermare la norma e ogni ulteriore intervento su di essa non sembra essere possibile prima del prossimo autunno. E, dunque, gli operatori del settore e gli organizzatori delle manifestazioni estive per le quali era prevista la vendita di bevande alcoliche si preparano a dover affrontare una prospettiva incerta.

“L’unico argine rimasto – dichiara Anna Valente, presidente di ANVA Campobasso (Associazione nazionale venditori ambulanti della Confesercenti) – è quello delle norme di applicazione locale. Sollecitiamo pertanto il Governo Regionale ad affrontare urgentemente la questione per dissipare dubbi e intervenire ove possibile al fine di tutelare tanti piccoli e medi imprenditori, che proprio nella stagione estiva ripongono le migliori aspettative. Nel frattempo l’ANVA resterà al fianco di coloro che malauguratamente dovessero incorrere nelle sanzioni. A livello nazionale invece – ha concluso Valente – la categoria dovrà essere compatta e tenace affinché il paradosso venga risolto nel più breve tempo possibile”.

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