BRUXELLES _ Conclusa la Sessione Plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Nell’ultima giornata di discussioni gli eurodeputati hanno approvato in prima lettura la riforma della legislazione comunitaria sulla liberalizzazione dei servizi ferroviari. L’intento è quello di incoraggiare l’ingresso di nuovi operatori ferroviari nel mercato e stimolare l’offerta di servizi di qualità. L’esigenza è dettata dal fatto che il settore ferroviario, a livello europeo, risulta essere molto in ritardo rispetto agli altri mezzi di trasporto. Secondo quanto affermato nel corso della discussione in aula la quota di mercato del trasporto ferroviario di merci nell’UE non supera il 7% ed è limitata all’11-12% per i servizi passeggeri. “Il testo approvato – commenta l’On. Patriciello – potrebbe portare ad una svolta anche del nostro sistema di trasporto ferroviario non solo dal punto di vista del mercato ma soprattutto dal punto di vista organizzativo e dell’offerta dei servizi. Condivido poi la proposta sul rafforzamento delle regole sulla concorrenza leale, anche per gli itinerari transfrontalieri”.

Secondo questa proposta ogni Stato membro dovrebbe garantire l’indipendenza e l’imparzialità dell’autorità nazionale di controllo per eliminare le pratiche concorrenziali discriminatorie, per quanto concerne le tariffe, l’attribuzione dei binari e consentendo l’accesso ai servizi correlati come la vendita dei biglietti, gli impianti di riparazione e manutenzione, le stazioni e le stazioni di smistamento. Secondo la proposta di legge, inoltre, dovrebbero essere previsti degli investimenti economici riservati esclusivamente per il settore dei trasporti. “La Riforma – continua Patriciello – potrebbe dunque garantire un reale sviluppo della nostra rete ferroviaria eliminando, grazie alle risorse economiche ad essa destinate e ad un maggiore controllo della funzionalità dei servizi, tutti quei disservizi che i nostri viaggiatori vivono quotidianamente sui treni.

Ci sarà bisogno, inoltre, di un adeguamento della rete stessa al fine di garantire una eguale offerta del servizio di trasporto a tutte le regioni senza lasciarne alcune completamente isolate dal resto del paese e, a livello europeo, dai singoli Stati membri”. Secondo gli eurodeputati e la Commissione la trasparenza finanziaria e la separazione contabile tra perdite e profitti fra gestori della rete e operatori del trasporto che fanno parte della stessa holding sia necessaria per garantire lo sviluppo della rete ferroviaria e assicurare che i fondi pubblici non siano dirottati verso attività commerciali. La discussione, con il conseguente voto favorevole di buona parte degli eurodeputati in aula, si è conclusa con una richiesta espressa da parte della Parlamento europeo alla Commissione affinché presenti prima della fine del 2012 una proposta legislativa sulla separazione totale fra gestione delle infrastrutture e dei servizi di trasporto, oltre che sull’apertura dei mercati nazionali del trasporto ferroviario passeggeri alla libera concorrenza. Il Consiglio adotterà formalmente entro l’inizio del 2012 la sua posizione comune che sarà esaminata dal Parlamento in seconda lettura.

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