CAMPOBASSO _ In occasione del 1° maggio, il Presidente della Repubblica richiama a un nuovo clima di coesione politica sia sociale. “Sia alle relazioni tra le diverse parti sociali sia alle relazioni tra i sindacati dei lavoratori. Sarebbe, sia chiaro, fuorviante e irrealistico immaginare il superamento di naturali contrasti tra mondo delle imprese e mondo del lavoro, o di motivi di attrito e competizione tra le diverse organizzazioni dei lavoratori”. A tal proposito la Segreteria della CISL Poste di Campobasso crede che alla base non ci siano solo dei motivi di competizioni ma, in effetti, ci siano ragioni molto più complessi. Ancora una volta, anche in questa primavera, c’è chi ha voluto dichiarare da solo uno sciopero generale “scaccia-crisi”, puntando a un’azione isolata che vorrebbe in modo miracoloso risolvere i mali del paese.

Antonio D’Alessandro Segretario della CISL Poste di Campobasso si chiede se è questo ciò che serve veramente per uscire dalla crisi e guardare avanti? Per la Cisl la scelta della Cgil di fissare uno sciopero cinque giorni dopo il 1° Maggio e a pochi giorni dalle elezioni amministrative è sbagliata. Il 1° maggio è da sempre di tutti i lavoratori e di tutti i sindacati e va vissuto con impegno e rispetto. La Cisl desidera un 1° maggio condotto con Cgil e Uil, all’insegna del pluralismo sindacale, che non è un problema, ma rappresenta un valore se orientato alla tutela dei lavoratori, dei giovani, dei pensionati.

Tutti oggi ci confrontiamo con complesse e profonde trasformazioni, che creano incertezza e timore per il futuro: cambiamento demografico, lavoro, sistemi di welfare; prevalgono spesso logiche esclusivamente economico-finanziarie, emergono frammentazioni, difese d’interessi specifici e litigiosità, anche nella politica e tra istituzioni. Si resta spesso schiacciati sulla logica del breve termine, mentre aumenta la vulnerabilità sociale, c’è minor tenuta delle reti familiari e sociali, e diminuiscono le risorse pubbliche disponibili. Il quadro è acuito dalle conseguenze pesanti della crisi ancora presente. Il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro evidenzia che in questa fase difficile la Cisl sta agendo con responsabilità e su precise priorità. Infatti, la Cisl ha difeso la contrattazione; realizzato un nuovo sistema contrattuale (ostacolato formalmente dalla Cgil).

La CISL vuole rafforzare la contrattazione di secondo livello come strumento per dare risposte reddituali ai lavoratori e rilanciare produttività e qualità delle aziende. La Cisl, Sindacato responsabile, è contrario alla politica del “tanto peggio, tanto meglio” e non può seguire chi si chiama sempre fuori dagli accordi, lamentandosi poi di non avere nulla in mano. Antonio D’Alessandro continua riferendo che la CISL chiede di rendere più efficienti i livelli amministrativi, di ridurre i costi impropri della politica e di realizzare la riforma fiscale; difendere i redditi da lavoro e pensione, abbassare le tasse sulle buste paga, combattere l’evasione fiscale e tassare le rendite sono obiettivi giusti di tutti i sindacati. Ma sono obiettivi che possono essere oggi ottenuti non con le spallate ma con alleanze tra le parti sociali e un paziente lavoro di pressione e confronto con Governo e Parlamento.

E’ così che abbiamo già ottenuto la detassazione dei premi di produttività e della retribuzione per turni e straordinari. E’ urgente una riforma fiscale che attui maggiore equità tra i cittadini, alleggerisca le tasse su salari e pensioni e rafforzi la lotta all’evasione, a partire dalla tracciabilità dei pagamenti fortemente chiesta dalla CISL e reinserita da questo Governo che in passato ha sempre “coccolato” gli evasori con condoni di ogni tipo. Sul tema della rappresentanza e della democrazia sui luoghi di lavoro è purtroppo argomento di polemica e di tensioni. Nessuno può usarlo contro altri sindacati pensando di mettersi in cattedra. Anche in una fase complicata e difficile, crediamo come CISL – termina Antonio D’Alessandro – si possa dare una scossa al nostro paese e attivare energie positive. Siamo convinti, come dice il Presidente della Repubblica, che ci sia bisogno di costruire relazioni tra persone, di unire le forze sociali, di progettare per il futuro.

Proprio perché la situazione non è facile, serve sempre di più un sindacato che non si faccia trascinare nelle tensioni del dibattito politico e che faccia davvero solo sindacato, confrontandosi in modo rigoroso e pragmatico con gli interlocutori istituzionali o imprenditoriali che si trova di fronte. Crediamo si possa rendere il nostro paese più giusto, solidale, democratico, più moderno; noi della Cisl vogliamo dare un contributo perché ciò avvenga.

Articolo precedenteCaruso invita a mantenere vivo il valore del Primo maggio
Articolo successivoPrimo maggio a Campomarino in ricordo di Radu Gheorghe