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CAMPOBASSO _ Nicola D’Ascanio, candidato alle Primarie per il centrosinistra, ha partecipato ieri pomeriggio all’incontro dibattito promosso dal vicepresidente del Consiglio regionale, Antonio Pardo D’Alete, e dall’associazione “Molise Futuro” sul tema del precariato. “Un invito che ho raccolto con entusiasmo – ha detto Nicola D’Ascanio ad inizio lavori – perché ritengo il tema in stretta sintonia con l’agenda dei problemi da affrontare con immediatezza. Il precariato è un flagello e per questo motivo assumo l’impegno di dichiararmi sin da ora favorevole alla promanazione di una iniziativa legislativa in tal senso. L’argomento del precariato, però, è solo un troncone di una problematica molto più ampia ed estesa. Per questi motivi l’azione intrapresa da Tonino D’Alete è da cogliere perché una prima risposta deve essere fornita, soprattutto nelle situazioni emergenziali che coinvolgono giovani e donne ai quali vengono somministrate precarietà e disoccupazione. Il lavoro – ha proseguito D’Ascanio – è la prima emergenza perché è condizione sociale e economica, è questione vitale.

Ma attraverso le politiche per il lavoro si riescono a definire anche gli indirizzi economico, programmatico e di pianificazione che si vogliono dare a questa regione. Si fornisce, in pratica, l’idea di quello che vogliamo rappresentare come la nostra proposta di governo per il Molise che vuole il cambiamento attraverso una proposta credibile, vera, buona e di massima occupazione”. Nel corso dell’incontro Nicola D’Ascanio ha illustrato le proposte in tema di occupazione e di strategia programmatica del suo programma elettorale: idee e progetti che partono dal capovolgimento dell’impostazione programmatica che fino ad oggi è stata fornita alle politiche di governo di centrodestra.

“E’ il clientelismo il male endemico del Molise, che non è solitario e si accompagna ai trasversalismi: noi abbiamo bisogno di ragionare sulle proposte realizzabili e non sulle occasioni di facile propaganda. L’occupazione diventa anche il rimedio contro la frantumazione sociale”. Rispondendo alle domande dei numerosi presenti, Nicola D’Ascanio ha anche analizzato il problema del “precariato culturale” che attanaglia numerose professionalità molisane. Nella proposta programmatica elaborata dal movimento “Cambiamo il Molise” è stato più volte sottolineata l’esigenza di fare spazio a settori innovativi che possano creare sviluppo attraverso l’economia culturale che nasce dalle risorse locali che valorizzano, di conseguenza, le professionalità locali.

“Ma sempre all’interno di un processo di sviluppo che sia sostenibile – ha rimarcato Nicola D’Ascanio – perché le sfide che ci impone il mercato globale si potranno affrontare solo se abbiamo un’anima. Per questo le nostre strategie di governo dovranno avere sempre come cornice di riferimento quella coincidente con la sostenibilità, l’innovazione e la capacità occupazionale”. Nicola D’Ascanio ha comunque rivendicato una proposta programmatica diversa, che evidenzia un percorso di appartenenza che è parte integrante dell’idea di sviluppo di questa regione. “Prima di chiudere gli ospedali – ha commentato ancora – dobbiamo cominciare a chiudere i carrozzoni inutili dove si annidano affari e clientele” ha detto, anticipando il tema del prossimo incontro pubblico – sempre promosso dal vicepresidente D’Alete – che avrà come oggetto i costi della politica.

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