CAMPOBASSO _ Il presidente della Regione Iorio è stato bocciato anche dal governo Berlusconi. Quanto accaduto oggi a Roma è la semplice conseguenza di una gestione fallimentare della cosa pubblica dell’attuale governo regionale. Iorio non può prendersela con nessun altro se non con se stesso e il tentativo di scaricare le responsabilità su altri (addirittura sul centrosinistra), è la dimostrazione della mancanza di argomenti seri e credibili. Il livello di indebitamento della nostra regione è tra i più alti d’Italia, solo quello sanitario ammonta ad oltre 110 milioni di euro e neppure l’aumento delle aliquote regionali di Irap e Irpef, imposto dal Governo nazionale e che produrranno 10 milioni di euro di entrate, sarà sufficiente a ripianare le casse regionali. Al Molise è stato ingiunto, addirittura, di avviare manovre correttive per ulteriori 59 milioni di euro. La cambiale che il Molise non riuscirà a pagare ha una sola firma, quella di Michele Iorio.

Una cambiale dovuta a decenni di riforme mai effettuate, ad un apparato pubblico elefantiaco, ad una politica spendacciona, a regalie che hanno rappresentato un freno allo sviluppo e alla crescita economica. È sufficiente pensare al ricorso sfrenato alle consulenze esterne. Difatti, basterebbe eliminarle per ottenere un risparmio di spesa pari alla stessa somma che sarà generata dall’aumento delle imposte regionali. Il futuro della nostra Regione sarà sempre più a rischio se non si riuscirà a rendere questo territorio moderno, competitivo e virtuoso. Iorio rassegni subito le proprie dimissioni e metta la parola fine a quella che può essere definita la gestione più mediocre e scellerata della nostra storia.

Danilo Leva Segretario Pd Molise
Francesco Totaro Vicesegretario Pd Molise

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