TERMOLI _ L’incidente di ieri alla largo della costa molisana, con circa mille litri di idrocarburi riversati in mare dalla piattaforma Rospo Mare, posta a 12 miglia dal porto di Termoli, conferma che le nostre preoccupazioni di cittadini e ambientalisti non sono infondate. Allarmi e timori che in questi anni hanno portato il Partito della Rifondazione Comunista ad esprimere il più forte e netto no ad ogni ipotesi di attività petrolifera al largo della costa molisana.

Un disastro ambientale al largo della costa mette ulteriormente a rischio la bellezza e le ricchezze ambientali già duramente colpite con altre sciagurate scelte di politiche industriali ed energetiche attuate sul territorio del basso Molise. Purtroppo il parlamento con il governo Monti (le cui politiche sono ben rappresentati oggi nella competizione elettorale per le regionali sia nello schieramento di centro destra che in quello di centro sinistra) ha eliminato le poche norme che tutelavano parzialmente il mare e la costa.

Rivoluzione Democratica, cartello elettorale con Antonio De Lellis presidente, a cui Rifondazione Comunista partecipa convintamente, chiede che si rivedano tutti i progetti di attività petrolifera a terra e a mare, che vengano respinte le richieste di coltivazione e continuerà in ogni sede(compresa l’attuale campagna elettorale) in questa importantissima battaglia per la difesa della costa e di tutto il territorio molisano Italo Di Sabato – segretario regionale Prc Molise

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