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Filippo Monaco TERMOLI _ In merito al dimensionamento, riorganizzazione e razionalizzazione della scuola secondaria superiore ed in particolare a quella riguardante l’Istituto Tecnico Nautico/Geometra, l’amministrazione Comunale di Termoli ha mostrato pressappochismo, superficialità e disinformazione, praticamente una moderna interpretazione dell’Armata Brancaleone. Vengo ai fatti: In risposta a quanto asserito dall’assessore alla cultura voglio spiegare che, le mie osservazioni sulla questione ridimensionamento scolastico non sono un mero “tentativo becero di speculazione politica di chiaro stampo pre-elettorale”, né tantomeno il tentativo di “provocare tanta confusione e disorientamento nell’opinione pubblica”.

Esse sono deduzioni che scaturiscono dalla semplice e propedeutica conoscenza dei fatti. Se Cocomazzi si fosse documentato ed informato, certamente avrebbe capito che il “Tiberio” ha espresso, attraverso tutti i suoi organi istituzionali (Collegio, Docenti, Consiglio d’Istituto, Comitato studentesco), una propria volontà di aggregazione.

Questa volontà prioritariamente chiede che l’istituzione mantenga la sua unitarietà in quanto il “Tiberio” è un’unica scuola. Perché dunque non tenere conto delle richieste e delle ragioni di chi di scuola se ne intende ottemperando fra l’altro anche a quanto stabilito dall’art. 4 del D.P.R. 233/98 ? Ma continuiamo nella disamina: a dire dell’Assessore la costituzione di un Istituto di Istruzione Secondaria Superiore che abbracci le due scuole sottodimensionate di Termoli ( Liceo Classico-Artistico e Nautico/Geometri ) non è auspicabile in quanto non “tiene conto della continuità ed omogeneità didattica tra Istituti” oltre ad esserci una “mancata compatibilità” di indirizzi Scolastici (quali quello Umanistico e Tecnico).

Di contro, a detta dello stesso, con “l’accorpamento del Tecnico per Geometri al Commerciale ci sarebbe omogeneità didattica”. A questo punto mi viene da fare una considerazione: vuoi vedere che oltre a non conoscere le argomentazioni e le istanze della scuola “Tiberio” si ignorano anche i contenuti della Riforma della Scuola Secondaria Superiore? Cosa hanno di omogeneo l’Istituto Tecnico Geometri con l’Istituto Tecnico Commerciale? Hanno la stessa omogeneizzazione che c’è tra il Liceo Classico e l’Istituto Tecnico Nautico/Geometri con il vantaggio almeno di non smembrare la scuola.

Secondo la riforma infatti i due istituti Tecnici appartengono a due settori distinti e separati, il Geometra al settore Tecnologico, e il Commerciale a quello Economico. Il “Geometra” non è omogeneo al Commerciale solo perché 28 anni fa era un’unica scuola con un’unica Presidenza. Dunque la “omogeneizzazione” non c’entra nulla ! C’è da precisare inoltre, che, Nautico e Geometra sono un’unica istituzione scolastica da più di quindici anni (come tale è identificata a livello Ministeriale) e dunque non è possibile smembrarla.

Lo stesso Sindaco si è ravveduto facendo dietrofront, proponendo l’aggregazione del “Tiberio”, in toto, al “Boccardi” ammettendo, fra l’altro, e questo è grave, di non essere addirittura a conoscenza che Nautico e Geometri fanno capo ad una unica direzione. Alla faccia della conoscenza del territorio e della termolesità !! In ogni caso resto dell’avviso che l’Istituto “Tiberio”, in prima scelta, debba essere aggregato al “Perrotta”-“Jacovitti” perché in tal modo ci sarebbe una migliore e più certa tutela dei singoli indirizzi in quanto proprio la non affinità dei percorsi formativi sarebbe garante dell’identità di ogni singola istituzione scolastica.

Solo come seconda opzione, non fosse altro per contiguità e per la razionalizzazione degli spazi, aggregato all’Istituto “Boccardi”. Ma tutto ciò, è proprio quanto chiesto dagli organi collegiali del “Tiberio” quindi prima di replicare e meglio ascoltare, informarsi, documentarsi, fare insomma un bagno di umiltà, altrimenti si rischia di essere pressappochisti e superfciali.

Filippo Monaco

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4 Commenti

  1. Che bello accorgersi che i nostri politici locali sono tuttologi capaci di discutere di tutti e tutto. Sarà una pura e semplice coincidenza che si interviene così spesso nell’interesse della popolazione alla vigilia di votazioni provinciali e regionali?

  2. Non vedo nulla di male a parlare di politica sempre e, quindi, anche in prossimità di consultazioni elettorali.
    Piuttosto chi pensa di intervenire, da ambo le parti e, da ultimi, Cocomazzi e Monaco, lo faccia, però, a ragion veduta senza l’approssimazione mostrata.

  3. x R.D.G.
    Hai ragione. Non c’è nulla di male a parlare di politica sempre. Quando si parla solo per apparire e con l’approssimazione di chi non è ferrato sugli argomenti trattati il dubbio che gli interventi sono mirati ad una ossessiva ricerca di visibilità è sacrosanto. Personalmente ritengo molto penosa la situazione di quei politici nostrani che, abituati ad parlare solo per slogan, cercano di fare un salto culturale dando alla stampa interventi frutto di un semplice copia incolla di argomenti intercettanti navigando su internet. L’ultimo caso clamoroso, in ordine di tempo, riguarda la recente polemica inerente la delibera antiaccattonaggio e chiaramente “recuperata” su internet come dimostrato da un lettore di questo sito.