TERMOLI – Cambiano drasticamente gli equilibri politici a Termoli che hanno il “sapore” di ribaltoni. E’ quanto sta accadendo in città dove lo scenario partitico è in fortissima fibrillazione e le metamorfosi ma anche le rotture sono nel pieno. In queste elezioni comunali, tutto è rimesso in discussione e quella che fino a qualche mese fa era una realtà politica consolidata, quasi “granitica” è sfumata in un batter d’occhio lasciando dietro di sè uno strascico di divisioni, polemiche, veleni a non finire e fratture insanabili.

E’ il caso del centro destra. La divisione tra il Nuovo Centro Destra che appoggia il candidato sindaco Antonio Di Brino e quella della coalizione guidata dal candidato Michele Marone sembra ormai insanabile. L’incontro fissato per le 18 di oggi pomeriggio da Di Brino all’HOtel Corona per trovare una sorta di percorso condiviso in vista delle elezioni, è andata deserta.

Forza Italia, l’Udeur, Fratelli d’Italia e Democrazia Cristiana hanno sottolineato che i presupposti per l’apertura di una trattativa non sono stati compresi appieno da Di Brino che avrebbe interpretato a modo suo la nota del centro destra. Di Brino, a questo punto, non sembra voler recedere dalla candidatura e si andrà allo “scontro” di fine maggio divisi. Ma a peggiorare la situazione anche i malumori dovuti ad alcuni passaggi di esponenti di centro destra nelle due liste di Di Brino.

Marone, dal canto suo, continua a lavorare sulle liste. Una situazione complessa e difficile quella in cui si è infilata il centro destra che, in tal modo, andrà a favorire alcuni candidati sindaci. In “primis” Remo Di Giandomenico che, in perfetto silenzio e senza polemiche, dopo aver depositato le 5 liste in Comune, è impegnato ad aggregare attorno alla sua “leadership”. Anche il Movimento 5 Stelle con una lista tenta la “scalata” del Municipio mentre non è rosea la situazione a sinistra a partire dal centro.

L’accordo siglato in mattinata tra Angelo Sbrocca del Pd con l’Udc che era già nell’aria da diversi giorni, ha “sfilacciato” la coalizione di centro sinistra, già spaccata con la candidatura autonoma di Paolo Marinucci con LiberaTermoli. Sel alza la voce e se ne va avvicinandosi a Marinucci che accoglie il partito a braccia aperte.

Dunque il Pd si sposta verso il centro e Sel se ne va a sinistra. Ma in tutto questo “bailamme” cosa faranno gli elettori?

Un dato è certo: i termolesi sono stanchi di litigi e divisioni, chiedono certezze e chiarezza, desiderano opportunità e meritocrazia, aborrano i discorsi elevati sullo sviluppo che, negli ultimi 30 anni, hanno portato solo alla fame e desolazione. I termolesi, secondo le testimonianze raccolte da più parti, chiedono il taglio dei costi della politica, il cambio di rotta rispetto alle “furbate del quartierino” di chi ha amministrato per accontentare amici e parenti, chiedono una politica “pulita”, un’amministrazione della città improntata sulla legalità e sulla correttezza, concetti che hanno “ingrossato” i discorsi dei politici locali riusciti, però, a dimenticarli appena saliti al primo piano del Palazzo di via Sannitica.

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Antonella Salvatore
Giornalista professionista, Direttrice di myTermoli.iT e myNews.iT e collaboratrice AnSa

8 Commenti

  1. sensazioni
    Prevedo un crescente voto incrociato relativo agli aspiranti sindaci ma soprattutto sono convinto che ci sarà ballottaggio al quale non parteciperanno i due candidati Sindaci di centro DX per tanti obiettivi motivi:
    – corrono separati;
    – non hanno il supporto dell’UDC che quattro anni fa a Termoli con i suoi 2814 voti risultò secondo partito in assenza del Movimento Cinque Stelle);
    – hanno disorientato l’elettorato moderato.
    Chi andrà al ballottaggio? Le previsioni solo dopo aver conosciuto i nominativi degli aspiranti consiglieri comunali inseriti nelle liste.

  2. promesse
    Caro RDG anch’io ho intercettato più di una voce che parla di formali promesse all’ex Sindaco che ha fatto un passo indietro.
    Saranno malelingue? Sarà fantapolitica? Comunque sia (vero o falso) la voce “gira”.

  3. previsioni
    Cominciano a depositare le liste e a rendere noti i nomi degli aspiranti consiglieri comunali.
    Per il Movimento Cinque Stelle con una sola lista incompleta (solo 16 candidati) serve solo un vero e proprio miracolo per arrivare al ballottaggio.
    Delle cinque liste del gattone solo una è potenzialmente “forte” mentre le altre quattro sono formate da volenterosi il cui compito è quello di raccogliere più voti possibili fra parenti, amici, compari e conoscenti.
    Aspettiamo di conoscere i contenuti delle altre liste prima di sbilanciarci in previsioni difficili alla luce di possibilissimi voti disgiunti ….

  4. mercato
    Davanti a tale confusione e scambi di casacche all’ultimo momento sembra di trovarci al mercato dei calciatori o peggio alla fiera dei mercenari. Noi cittadini termolesi ad assistere a tale scempio siamo veramente preoccupati sulla moralità ed etica di tali persone che ci governeranno. Poveri noi, siamo messi proprio male, tanto a questi attori non interessa proprio nulla abituati a tali comportamenti ambigui e non lineari.

  5. Dedicato agli esperti della politica
    Quella di comporre una lista di soli 16 candidati (minimo prescritto) è stata una scelta dei 5 Stella; d’altra parte a nessuno sfugge che loro avranno il voto di opinione e saranno avvantaggiati dal voto per le europee. Non ritengo che le liste di Remo siano deboli; aspettiamo a contare i voti e, soprattutto, quelli che il candidato sindaco prenderà in più rispetto alle liste.

  6. precisazione
    Cara Gazzetta Termolese permettimi di precisare meglio quanto da me affermato in precedente intervento:
    – la lista dei “Grillini” a mio avviso difficilmente andrà al ballottaggio perchè il voto di discontinuità con i professionisti della politica, i trasformisti e gli arrivisti (sono annidati in tutte le liste) sarà arginato dai riempiliste che “ricatteranno” parenti, compari, amici e beneficiati…;
    – delle liste del gattone solo una mi sembra “forte” perche composta da gente che ha già dimostrato di possedere una buona dote elettorale.
    Ad ogni modo anch’io penso che ci saranno tanti voti disgiunti per i candidati Sindaco e ci sarà differenza di voti tra gli stessi e le liste a loro supporto.