ROMA _ Verrà presentata dal senatore Giuseppe Astore in Commissione Industria, Commercio e Turismo di Palazzo Madama, la proposta di parere negativo allo schema di decreto legislativo in materia di energia nucleare avente per oggetto “Disciplina della localizzazione, della realizzazione e dell’esercizio nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare, dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, nonché delle misure compensative e delle campagne informative al pubblico”. L’esponente molisano, oltre a ritenere fondato il dubbio di legittimità costituzionale della legge 99 del 23 luglio 2009 unitamente al decreto legislativo che il Governosulla base della delega prevista all’art. 25 della predetta legge – si appresta ad adottare, denuncia come la scelta del Governo sia in netta antitesi con gli obiettivi di una efficace e lungimirante politica energetica basata su energie rinnovabili ed efficienza e risparmio energetico
L’impostazione della politica del Governo in materia di energia nucleare – afferma Astore – appare miope dal punto di vista degli obiettivi e fondata su falsi presupposti per quanto riguarda costi, tempi di realizzazione e sicurezza, oltre che a rischio di fallimento circa il concreto raggiungimento del risultato finale. Che il ritorno al nucleare sia una strategia perdente è dimostrato dal fatto che a livello mondiale il numero di reattori nucleari non solo non è più aumentato negli ultimi 20 anni, ma si prevede che entro il 2015 ne entreranno in funzione circa 30 mentre ne saranno dismessi più di 90″ “Si tratta di una questione delicata – ha sottolineato Astore – che va affrontata con l’impegno di tutte le istituzioni perché l’Italia è costituita da un territorio fortemente sismico, pervaso dal dissesto idrogeologico, con spazi fluviali ancor più ridotti e prosciugati per buona parte dell’anno e con zone costiere che sono generalmente sviluppate dal punto di turistico”.

“Le priorità della politica energetica italiana- afferma il senatore – dovrebbero riguardare l’ efficacia energetica in tutti i settori, la politica di trasformazione del sistema di trasporto, l’utilizzazione razionale ed efficace del gas e lo sviluppo delle energie rinnovabili. E’ questa – conclude Astore- l’unica strategia vincente sul piano dell’economia e dell’occupazione, della sicurezza energetica, dell’ambiente e della cooperazione internazionale, in particolare in ambito mediterraneo”.

Articolo precedenteElezioni Termoli: per l’ex Assessore ai lavori pubblici Di Blasio “Bisogna ripartire da Greco”
Articolo successivoIl Pd di Termoli in difficoltà a riunirsi. Al Neo Sindaco chiede: “costituzione parte civile contro Sorgenia”