URURI _ Assieme agli amici Angelo Peta e Giacinto Iacampo, ci siamo interessati affinché Ururi avesse una associazione donatori sangue, parlandone con l’amico Dott. Rino Trivisonno, che da tantissimi anni lavora come medico e come volontario alla raccolta del sangue in Molise con grandissimi risultati, lui stesso ci faceva notare che esistevano anche altre realtà associative di cui una in particolare la FIDAS, e che, il primo convegno in Molise sarebbe stato fatto il 6 dicembre in Colletorto.
Cosi recatoci nel centro molisano il 6 dicembre al primo convegno Fidas molisano con la presenza del Presidente Nazionale Aldo Ozino Caligaris, noto Pediatra e scienziato italiano e il Vice Presidente Nazionale Antonio Bronzino e tanti altri illustri personaggi che si sono sempre prodigati al volontariato, hanno cosi illustrato cosa questa associazione ha messo in campo negli anni e cosa ha intenzione di fare prossimamente per il volontariato della raccolta sangue.
Questo convegno e bastato per far centrare la nostra scelta associativa da portare ad Ururi, incominciando cosi da subito da metà gennaio 2010 a iscrivere persone che sentivano il desiderio di essere protagonisti utili ai problemi di chi ha bisogno di aiuto, appena due mesi siamo riusciti superare la soglia di 40 iscrizioni, questo significa che la cittadinanza sta rispondendo fortemente al tipo di volontariato e la cosa fa estremamente piacere. Puntiamo quindi, che a fine 2010 di arrivare a 100 iscritti alla FIDAS di Ururi.
Questo approccio alla donazione volontaria del sangue arricchisce Ururi, ma significa anche creare una sede locale dove i donatori possono confrontarsi, ragionare, prendere iniziative per il sociale senza aspettare altri esternamente che organizzino cose che magari non condividiamo e non ci piacciono, ma saremo noi a sceglierle, e cosi si cresce in paese.
Certo, l’invito alla cittadinanza di iscriversi alla FIDAS di Ururi sprona soprattutto a chi vuole far progredire Ururi e che sia autonomo delle proprie scelte ed iniziative senza che altri decidano per noi.
Quindi, una gestione autonoma, controllata, locale, fatta da chi iscrivendosi e donatore e quindi protagonista del volontariato. Per diventare socio iscritto si può contattare i locali soprannominati oppure si può sottoscrivere il modulo a disposizione presso tutti i centri trasfusionali italiani, dichiarando di voler essere iscritto alla FIDAS del proprio paese.
Questo è un altro motivo di vantaggio locale perché i bilanci associativi potranno essere facilmente controllati, e ogni comunità iscritta alla FIDAS avrà il proprio ritorno in base al numero di donazione.

Carmine Perugini
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