Un valore aggiunto che pesava a suo favore rispetto ad analoghi luoghi di villeggiatura. Era una perla della città, il nostro Borgo antico…ora è una perla in bocca a manufatti in cemento armato per la lavorazione del pescato. Prima, dalla nostra Amministrazione, la martellante campagna elettorale improntata sulla tutela del territorio ( “hanno distrutto Termoli, hanno devastato Termoli…solo con noi lo stop agli scempi! Nuova vita al turismo, l’ambiente prima di tutto…” ) ora, giorno dopo giorno, Delibera di Giunta dopo Delibera di Giunta, i termolesi toccano con mano “la svolta epocale” promessa! Dopo le tonnellate di cemento “verde-rosso” deliberate (certamente più leggero e trasparente di quello delle precedenti Amministrazioni, vero?), della lottizzazione Andreoli, del lungomare Nord, del mascherato parcheggio in Piazza Donatori di sangue, della cementificazione di Punta di Pizzo con fondi pubblici a vantaggio dei privati, ecco l’ulteriore regalo tanto atteso dai termolesi: dei bei box di cemento armato, possibilmente in futuro anche maleodoranti (non facciamoci mancare nulla…), a valorizzare l’antico muraglione del Borgo antico!
E sì, dopo il piacevole districarsi tra vicoli e viuzze, l’intrattenersi ad ammirare la ricchezza del patrimonio artistico – culturale del Castello federiciano, della Cattedrale, della Torretta e degli altri edifici storici, affacciarsi al muraglione e respirare aria di depuratore mista a lavorazione del pesce, è quanto di meglio si possa offrire al turista, insieme all’immagine indelebile del “geniale” cacciavite del Borgo antico (pardon: scala a chiocciola…).
Può una Conferenza di Servizi espropriare un’intera comunità del suo patrimonio ambientale, paesaggistico e culturale attentando letteralmente ad un suo simbolo? Può convivere un’attività economica-produttiva di forte impatto percettivo con il proseguimento di mura ed edifici secolari? Possono finanziamenti pubblici avallare le sorti di pochi operatori economici, di fronte ad un interesse collettivo di valore inestimabile?
Chi è stato il luminare di turno a sancirne la compatibilità ambientale e relativa certificazione? Può il perseguimento del “male comune” dei nostri Amministratori, livellare verso il basso anche gli aneliti di cultura millenaria tramandati da quel promontorio fortificato? …Una città che non sa tutelare il proprio passato è una città senza futuro.
Forum si
bravo il Forum civico che sa affrontare con serietà i problemi della città. continuate così